
«Nella notte i russi hanno attaccato l’Ucraina con 90 missili e 60 droni. Il mondo vede con la massima chiarezza gli obiettivi dei terroristi russi: centrali elettriche e linee di approvvigionamento energetico, una diga idroelettrica, normali edifici residenziali, persino un filobus. La Russia è in guerra contro la vita della gente comune», ha scritto sul Telegram il presidente ucraino Volodymyr Zelensky riferendosi al massiccio attacco russo delle prime ore del mattino. «I servizi necessari sono già al lavoro in tutte le città colpite dall’attacco. Soccorritori, ingegneri energetici, autorità regionali e locali, polizia e società di servizi stanno aiutando le persone. Nessuno rimarrà senza aiuto. La fornitura di energia elettrica è stata ripristinata. Charkiv e la regione, Zaporizhzhia, Sumy, Poltava, Dnipro, Odesa, Khmelnytsky, Vinnytsia e Frankivsk, ovunque sia necessario, i lavori di ripristino sono in corso», ha dichiarato. «I missili russi non hanno ritardi, così come i pacchetti di aiuti per il nostro Paese. I droni non sono indecisi come alcuni politici. È importante capire il costo dei ritardi e delle decisioni rimandate. I sistemi Patriot devono proteggere Kharkiv e Zaporizhzhia, e abbiamo bisogno di difesa aerea per proteggere la popolazione, le infrastrutture, le case e le dighe. I nostri partner sanno esattamente cosa serve. Possono sicuramente sostenerci. Abbiamo bisogno di queste soluzioni. La vita deve essere protetta da questi non-umani di Mosca», ha concluso Zelensky.
Vasto incendio alla diga del Dnipro
Secondo l’aeronautica militare ucraina, l’esercito russo ha attaccato le strutture energetiche ucraine con 12 missili balistici che hanno colpito 151 obiettivi, come riferisce Unian. Intanto non è stato ancora spento il grande incendio scoppiato vicino alla diga della centrale idroelettrica sul Dnipro, nella regione di Zaporozhzhia, colpita da un missile: «Non c’è pericolo che la diga possa collassare», ha reso noto Ukridroenergo. «Purtroppo è stata colpita anche la più grande centrale idroelettrica dell’Ucraina, la DneproHPP a Zaporozhzhia. Ai russi disumani non è bastato aver distrutto la centrale idroelettrica di Kakhovka, ora stanno cercando di creare un nuovo disastro ambientale colpendo cinicamente la centrale idroelettrica e la diga», ha dichiarato la società idroelettrica ucraina.
4 Commenti
Previsioni
22/03/2024 15:37
Zelensky sta portando alla distruzione l'Ucraina per interessi esterni alla stessa Ucraina. Probabilmente finirà come mussolini, ci sarà un badoglio che firmerà un armistizio, gli Stati Uniti che hanno ottenuto l'indebolimento dell'Europa gli diranno di farsi da parte e gli stessi sempre più numerosi oppositori interni lo elimineranno dalla politica. Nel mezzo centinaia di migliaia di morti inutili.
giuliano
31/03/2024 12:14
L'Ucraina la sta portando alla rovina tuo compare putin che la ha invasa, quando leggi il giornale leggilo dalla parte giusta.
Antonelloz
22/03/2024 23:26
Se ci fosse un minimo di onestà intellettuale si direbbe apertamente che l'Ucraina ha già perso la guerra,e se continua così ben presto i russi potrebbero arrivare ad Odessa
erasmo
29/03/2024 11:54
Forse "l'abbaiare della Nato alla porte della Russia ha innervosito Putin". "Un'ira che non so dire se sia stata provocata, ma facilitata forse sì". Papa Francesco!
Clif
30/03/2024 00:09
Per lo zar, il preludio di una futura caporetto. Arriverà, arriverà a tempo debito .
Osservazione
31/03/2024 12:37
Quando sarà il suo turno non mi dispiacerà, ma solo se ne verrà uno migliore e non peggiore come spesso purtroppo succede quando gli occidentali spodestano un regime. Però intanto, vuoi o non vuoi, si è "fatto fuori" johnson, la premier danese ballerina, letta, draghi, macron che non è messo molto bene, biden che ne avrà ancora per qualche mese, zelensky che comincia a essere odiato dalle mamme ucraine e la maggior parte della popolazione mondiale grazie ai guerraiuoli UE è adesso contro l'occidente (cioè contro di noi). Nel frattempo il mondo somiglia a un paradiso solo per i produttori di armi italiani (i maggiori in europa) e i suoi riferimenti politici, oltre che per i vari signori della guerra sparsi nel mondo.