Re Carlo III ha un cancro, lo stesso male che 72 anni fa si portò via prematuramente il nonno Giorgio VI, sovrano della vittoria nella Seconda Guerra Mondiale, aprendo le porte ai sette decenni del lungo regno di sua madre, Elisabetta II. La notizia si è abbattuta sul Regno Unito come una saetta, dopo l’intervento chirurgico alla prostata del 26 gennaio scorso per una condizione diagnosticata come «benigna», indicazioni su un esito definito positivo e una convalescenza che sarebbe dovuta essere «breve». Una notizia diffusa con inedita trasparenza e immediatezza per gli standard di corte, e condita da elementi di ottimismo. Ma che getta inevitabilmente ombre sul destino di un monarca 75enne, salito al trono dopo un’interminabile attesa appena 15 mesi fa, nonché incognite sulla stabilità del Paese e della dinastia. «Durante la recente procedura eseguita sul Re in ospedale per una condizione benigna di prostata allargata - recita il comunicato bomba di Buckingham Palace - è stato notato un problema separato, identificato da successivi test diagnostici come una forma di cancro. Sua Maestà ha iniziato oggi un ciclo di trattamenti regolari per la durata dei quali i medici hanno suggerito di rinviare gli impegni pubblici (esterni)». Si puntualizza tuttavia che Carlo continuerà a svolgere anche durante la terapia i suoi doveri costituzionali da «capo di Stato», e che quindi non sono previste supplenze o co-reggenze formali. La nota sottolinea poi come il sovrano sia «grato ai medici» e «rimanga totalmente» ottimista sull’evoluzione delle cure, in attesa di «tornare a svolgere pienamente gli impegni pubblici quanto prima possibile». Mentre mette in rilievo la sua decisione senza precedenti «di condividere la diagnosi» con l’opinione pubblica fin da subito, sia per «prevenire congetture» più o meno dietrologiche, sia «nella speranza di favorire un atteggiamento di comprensione verso tutti coloro che sono affetti dal cancro». Parole misurate con il bilancino, per provare a tranquillizzare i sudditi e a contenere l’impatto della rivelazione. Tanto più sullo sfondo degli allarmi che avevano fatto capolino già in relazione all’intervento alla prostata, data l’età del monarca, e a una situazione di problemi di salute in seno a casa Windsor che in queste settimane ha coinvolto in particolare pure sua nuora Kate, 42enne principessa di Galles e consorte dell’erede al trono William, sottoposta prima di lui - nello stesso ospedale d’elite londinese, la London Clinic - a una delicata operazione all’addome rimasta di natura imprecisata e tuttora alle prese con una convalescenza destinata a tenerla lontana dalle scene per mesi. Il palazzo non ha del resto indicato dove il cancro diagnosticato al re sia localizzato, né di che tipo possa essere. Mentre poche ore prima aveva reso noto, con pochissimo preavviso, il precipitoso ritorno da mercoledì 7 del 41enne principe William all’attività pubblica, dopo che il delfino aveva a sua volta annunciato «una pausa» nella propria agenda ufficiale per stare vicino alla moglie Kate e accudire i figli George, Charlotte e Louis (di 10, 8 e 5 anni). Una sorta di richiamo in servizio nei compiti di rappresentanza esterna del casato - accanto alla 76enne regina Camilla, costretta a reggere quasi da sola la scena nelle ultime settimane, e insieme con la principessa Anna e il principe Edoardo, 73 e 60 anni rispettivamente, i soli due fratelli di Carlo rimasti «attivi“ fra i membri senior della Royal Family - che conferma la delicatezza del momento. E che si aggiunge alla telefonata fatta senza indugi dal principe ribelle Harry, secondogenito di Carlo e Diana, deciso questa volta a mettere da parte tutte le frizioni con gli altri Windsor e a lasciare nei prossimi giorni gli Usa, dove si è autoesiliato con la moglie Meghan e i due figli dopo il traumatico strappo dalla famiglia reale del 2020, per far visita al padre e stargli accanto. Una consolazione, fra le angosce del momento, per un re che intende nonostante tutto continuare a dar di sé un’immagine composta e rassicurante: come quella diffusa dalla corte in queste stesse ore nel video girato ieri durante la sua partecipazione alla messa domenicale nella chiesetta di Sandringham, vicino alla residenza reale di campagna nel Norfolk inglese, dove Carlo si è mostrato per la prima volta in pubblico dopo l’uscita dalla clinica. Rispondendo ai saluti della gente con sorrisi appena velati da un qualche accenno di espressione più meditabonda.