Quarantasette persone sono state sepolte da una frana nella contea di Zhenxiong, nella provincia dello Yunnan della Cina. L’emittente statale Cctv ha detto che circa 18 famiglie sono rimaste sepolte nella frana e che più di 200 persone sono state «evacuate urgentemente» dalla zona. Secondo la tv cinese le autorità hanno lanciato un’allarme di emergenza che ha coinvolto oltre 200 soccorritori, dozzine di autopompe e altre attrezzature. Il filmato condiviso sui social media da un’emittente locale mostra gli operatori dei servizi di emergenza in tute arancioni ed elmetti che formano file fuori da una caserma dei vigili del fuoco.
Il presidente cinese Xi Jinping ha sollecitato «tutti gli sforzi possibili, che le forze di soccorso siano organizzate rapidamente e che siano compiuti sforzi per ridurre le vittime nella misura del possibile», ha riportato la CCTV. Inoltre, il presidente ha sostenuto che è «necessario gestire adeguatamente il lavoro di soccorso alle famiglie delle vittime e di ricollocazione delle persone colpite». Lunedì mattina a Zhenxiong le temperature hanno raggiunto i -4 gradi. Le frane sono comuni nello Yunnan, una remota regione della Cina dove aspre catene montuose confinano con l’altopiano himalayano. Negli ultimi mesi la Cina ha vissuto una serie di disastri naturali, alcuni causati da condizioni meteorologiche estreme. In uno di essi, più di 20 persone sono state uccise in agosto da una frana causata da forti piogge nella città settentrionale di Xian. A settembre, gli acquazzoni nella regione meridionale del Guanxi hanno causato una frana che ha ucciso almeno sette persone, secondo i media locali. E a giugno, una frana nella provincia sud-occidentale del Sichuan, anch’essa remota e montuosa, ha provocato 19 morti.
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