Samira Sabzian, l’ex sposa bambina in carcere in Iran da anni e condannata alla pena capitale per avere ucciso suo marito, è stata impiccata questa mattina in Iran. Lo riferisce l’ong Iran Human Rights.
«Vittima per anni dell’apartheid di genere, dei matrimoni precoci e della violenza domestica, Samira oggi è stata vittima della macchina omicida di un regime incompetente e corrotto, un regime che si è sostenuto esclusivamente uccidendo e instillando paura. Ali Khamenei e gli altri leader della Repubblica Islamica devono essere ritenuti responsabili di questo crimine. Come altre vittime della ‘macchina della mortè del regime, Samira era tra i membri più vulnerabili di una società senza voce. Una campagna di una settimana non è stata sufficiente per salvarla. Dobbiamo lottare ogni giorno per salvare le migliaia di altre persone che rischiano di diventare vittime della macchina omicida per preservare la sopravvivenza del regime», ha scritto su X il direttore dell’ong, Mahmood Amiry-Moghaddam «Samira è stata vittima della pratica dei matrimoni precoci e ho visto quanto ha sofferto in carcere per il fatto che le è stato negato l’accesso ai suoi figli», ha aggiunto, sempre sul social network, Mozhgan Keshavarz, l’attivista iraniana, che è stata sua compagna di cella e che ha trascorso quasi tre anni dietro le sbarre, per lo più nella famigerata prigione di Evin nella provincia di Teheran. La Repubblica Islamica ha il più alto numero di esecuzioni pro capite al mondo.
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