Domenica 17 Novembre 2024

Si schianta il jet di Prigozhin, le autorità russe: «È morto con altri 9»

Il capo del gruppo mercenario russo Wagner, Yevgeny Prigozhin

Esattamente due mesi dopo la «marcia della giustizia» su Mosca dei miliziani della Wagner, potrebbe essere arrivata all’epilogo la sfida di Yevgeny Prigozhin al Cremlino. Uno dei suoi jet privati è precipitato - «abbattuto», secondo un canale Telegram a lui vicino - questa sera mentre era in volo da Mosca a San Pietroburgo e nella lista dei passeggeri c’era anche il suo nome, secondo quanto reso noto dall’Agenzia federale russa per il trasporto aereo. Ma il quadro appare ancora molto confuso e c’è chi parla di un secondo aereo, sempre di Prigozhin, in volo nella regione negli stessi momenti che sarebbe poi atterrato senza danni in un aeroporto vicino Mosca. La prima reazione a livello internazionale è venuta dalla Casa Bianca, secondo la quale la morte di Prigozhin «non sarebbe una sorpresa per nessuno». Mentre secondo Kiev si tratta di «un segnale di Vladimir Putin alle élite russe: la slealtà significa la morte». I servizi d’emergenza hanno riferito che a bordo dell’aereo che si è schiantato - un Embraer Legacy 600 - c’erano 10 persone, 7 passeggeri e 3 membri dell’equipaggio. Nessuno sarebbe sopravvissuto. In un secondo momento gli stessi servizi d’emergenza, citati dall’agenzia Ria Novosti, hanno fatto sapere che erano stati recuperati 8 corpi senza vita. Lo schianto è avvenuto nella regione di Tver, vicino al villaggio di Kuzhenkino. Un canale vicino alla Wagner, Grey Zone, ha affermato che l’aereo è stato abbattuto dalla contraerea e ha diffuso un video in cui si vede il jet precipitare verticalmente mentre dalla carlinga si sprigiona un denso fumo. Nel cielo blu si nota un altro sbuffo di fumo bianco, che secondo la stessa fonte sarebbe stato prodotto dall’impatto di uno o più proiettili della contraerea contro il velivolo. «Prima che l’aereo si schiantasse, i residenti locali hanno sentito due raffiche di caratteristiche difese aeree, e ciò è confermato dalle scie di condensazione nel cielo in uno dei video, così come dalle parole di testimoni oculari diretti», scrive Grey Zone. Successivamente lo stesso canale Telegram ha riferito che un altro aereo di Prigozhin, uguale a quello precipitato, è atterrato all’aeroporto di Ostafyevo, vicino a Mosca, ma non ha precisato da dove venisse. «Dove Prigozhin si trovasse al momento non si sa», ha aggiunto Grey Zone, accennando quindi all’ipotesi che il capo della Wagner potesse viaggiare su questo secondo velivolo. Ma un sito di notizie autorevole, Fontanka, ha riferito che Prigozhin si trovava a bordo dell’aereo precipitato insieme al comandante militare della Wagner e suo braccio destro Dmitry Utkin. Una notizia confermata dal governatore della parte della regione ucraina di Zaporizhzhia controllata dai russi, Vladimir Rogov, che ha fatto sapere di aver parlato con esponenti della Wagner. Dal canto suo, il governatore della regione di Tver, Igor Rudenya, ha annunciato di aver preso sotto la sua supervisione le indagini su quanto accaduto. Le ultime immagini di Prigozhin risalgono a due giorni fa, quando Grey Zone aveva diffuso un video in cui il capo della Wagner affermava di essere in Africa, dove i suoi miliziani stavano «conducendo attività di ricognizione e ricerca per rendere la Russia ancora più grande in ogni continente». Prigozhin aveva aggiunto che il Gruppo Wagner stava continuando a «svolgere i compiti assegnati». Oggi invece l’agenzia statale Ria Novosti ha confermato che è stato rimosso dal comando delle forze aerospaziali russe il generale Serghei Surovikin, dopo che negli ultimi due mesi erano circolate voci, mai confermate, di un suo siluramento e addirittura di un arresto per un presunto sostegno al tentato ammutinamento della Wagner. (ANSA).  

leggi l'articolo completo