Prigozhin il redivivo: dopo una settimana di silenzio e mentre perdura il mistero più fitto su dove si trovi, il capo della Wagner torna a farsi sentire in un audio di 40 secondi per preannunciare «nuove vittorie al fronte in un prossimo futuro». Un messaggio che suscita ancora più interrogativi sul suo destino, anche per le modalità di diffusione: non più sul canale Telegram della sua holding Concord, ma su Grey Zone, un altro canale, e uno solo, della galassia che ruota intorno alla Wagner.
Anche la brevità dell’audio fa intuire una realtà molto diversa da quando, prima del tentato ammutinamento del 24 giugno, Yevgeny Prigozhin lanciava lunghe invettive e minacce contro i vertici militari della Russia, veicolate dal canale ufficiale della Concord, Press-Sluzhba Prigozhina. Ora l’ex cuoco del Cremlino ha appena il tempo di ribadire che l’avanzata intrapresa verso Mosca era «una marcia della giustizia diretta a combattere i traditori e mobilitare la società». Ma l’obiettivo numero uno di Prigozhin, il ministro della Difesa Serghei Shoigu, parlando oggi per la prima volta di quanto accaduto, ha denunciato i piani di destabilizzare la Russia, affermando che sono «falliti perché le forze armate hanno mostrato fedeltà al loro giuramento e ai loro doveri».
«Oggi abbiamo bisogno del vostro sostegno più che mai, grazie per questo», scandisce ancora Prigozhin nel suo messaggio, rivolgendosi non si sa bene a chi: se ai russi in generale o ai miliziani della Wagner. Anche del destino di questi ultimi non si sa nulla. Non è chiaro quanti di loro abbiano deciso di seguire il loro capo in Bielorussia. Né si capisce su quale «fronte» la compagnia privata dovrebbe ottenere le «nuove vittorie». Nei giorni scorsi il presidente della commissione Difesa della Duma, Andrei Kartapolov, aveva detto che la Wagner non sarebbe più stata utilizzata in Ucraina. Ancora Grey Zone, tuttavia, scrive che i miliziani della Wagner si stanno già addestrando, anche con l’impiego di carri armati e armi pesanti, nei pressi di Osipovichi, a sud-est di Minsk.
Il fatto che l’audio odierno non sia stata diffuso dal canale Telegram della Concord sembra confermare il processo di smantellamento in corso dell’impero non solo militare ma anche mediatico e commerciale del capo della Wagner. E ora migliaia di dipendenti della Concord potrebbero rischiare il loro posto di lavoro.
Intanto, con una risposta quasi paradossale alle accuse ucraine alla Russia di avere deportato circa 20.000 bambini, il senatore russo Grigory Karasin ha parlato di un numero 35 volte superiore, cioè 700.000, trasferiti dalle zone di guerra verso il territorio russo negli ultimi anni. Si tratta tuttavia, secondo Karasin, di bambini che sono stati tratti in salvo dai combattimenti. Mosca ha sempre negato di averli portati via contro il consenso dei genitori, affermando che i minori trasferiti potranno essere riportati in Ucraina quando la situazione lo renderà possibile.
Per quanto riguarda il terreno infine, la vice ministra della Difesa ucraina, Hanna Malyar, ha affermato che le truppe di Kiev hanno riconquistato nell’ultima settimana 37 chilometri quadrati di territorio nell’est e nel sud e un altro vice ministro, Oleksandr Pavliuk, ha detto che 5.000 soldati russi sono stati eliminati. Il presidente Volodymyr Zelensky ha ammesso tuttavia che si è trattato di «una settimana difficile in prima linea». Mentre il governatore della parte controllata dai russi della provincia di Zaporizhzhia, Yevgeny Balitsky, ha sostenuto che dall’inizio della controffensiva 20.000 soldati ucraini sono stati eliminati solo in questo oblast.
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