Niente sesso fuori dal matrimonio, siamo indonesiani: il Parlamento di Giakarta ha approvato oggi alcuni articoli di legge che vietano ogni rapporto sessuale fuori dal vincolo nuziale, e di conseguenza l’adulterio e la convivenza di coppie non sposate. La misura, che segnala una svolta conservatrice nel più grande Paese a maggioranza musulmana al mondo e che ha già ricevuto numerose critiche da parte dell’opinione pubblica e dalle organizzazioni per i diritti umani, fa parte di una revisione più ampia del codice penale. «Abbiamo fatto del nostro meglio per tenere conto delle questioni importanti e delle diverse opinioni che sono state discusse. Tuttavia, è tempo per noi di prendere una decisione storica sulla modifica del codice penale e di lasciarci alle spalle il codice penale coloniale che abbiamo ereditato», ha detto il ministro della Giustizia indonesiano Yasonna Laoly. Tra gli articoli più controversi del codice appena adottato - che in un’altra sezione punisce con pene fino a tre anni chi ’insulta lo Stato o il presidentè - c’è dunque la criminalizzazione dei rapporti sessuali extraconiugali, così come la convivenza delle coppie non sposate. Queste regole potrebbero avere, secondo le organizzazioni per i diritti umani, un forte impatto anche sulla comunità Lgbtq in Indonesia, dove il matrimonio tra persone dello stesso sesso non è consentito. Allarme anche per il turismo e gli investimenti: la norma si applica infatti anche agli stranieri residenti in Indonesia e ai turisti, che a milioni ogni anno visitano località come Bali. Anche lo straniero che fa sesso senza essere sposato rischia un anno di carcere, è stabilito, mentre stranieri conviventi senza essere sposati rischiano fino a sei mesi in cella. Le nuove leggi entreranno in vigore tra tre anni, ma già si prevedono ricorsi alla Corte suprema. Diversi gruppi, principalmente composti da giovani, hanno protestato contro la legislazione fuori dal parlamento a Giakarta questa settimana. La legge indonesiana prevedeva già che il sesso prematrimoniale fosse vietato, ma veniva raramente applicata. In base alla nuova norma che vieta ogni rapporto sessuale non sancito dalle nozze, ovviamente, anche l’adulterio diventa un reato per il quale sono previste pene detentive. In questo caso, scrive la Bbc, i sostenitori della legislazione affermano che sono state apportate modifiche per accogliere le preoccupazioni di chi avversa la norma: affinché i procedimenti giudiziari inizino, una denuncia deve essere presentata dai figli, dai genitori o dal coniuge della coppia accusata. Ajeng, una donna musulmana di 28 anni che vive nella città di Depok, nel West Java, ha detto alla Bbc che ora si sente a rischio, perché ha convissuto con il suo partner per gli ultimi cinque anni. «Con la nuova legge, entrambi possiamo andare in prigione se uno della famiglia decide di fare una denuncia alla polizia», ha detto. «E se c’è un membro della famiglia che ha un problema con me e decide di mandarmi in prigione? «Penso che vivere insieme o fare sesso al di fuori del matrimonio non sia un crimine. - aggiunge - Nella mia religione, è considerato un peccato. Ma non credo che il codice penale dovrebbe basarsi su una certa religione». La direttrice per l’Asia di Human Rights Watch, Elaine Pearson, ha dichiarato alla stessa emittente britannica che si tratta di «un’enorme battuta d’arresto per un paese che ha cercato di presentarsi come una moderna democrazia musulmana».