
Gli Stati Uniti hanno avuto contatti diretti con la Russia sulle minaccia ventilata da Mosca di usare armi nucleari in Ucraina: lo ha detto il segretario di Stato Anthony Blinken in un’intervista alla Cbs. A Blinken è stato chiesto esplicitamente se gli Stati Uniti abbiano avuto contatti con il Cremlino su queste minacce: «Sì», ha risposto Blinken. «È molto importante che Mosca ci ascolti e sappia da noi che le conseguenze sarebbero terribili. E lo abbiamo detto molto chiaramente», ha aggiunto. «Se Mosca userà la bomba atomica, risponderemo in modo deciso, con conseguenze catastrofiche per la Russia», aveva ammonito poche ora prima Jake Sullivan, consigliere per la sicurezza nazionale degli Stati Uniti.
Da giorni, intanto, si moltiplicano in Russia i tentativi di fuga all’estero, per evitare la chiamata alle armi, e le manifestazioni di protesta, represse con la consueta mano dura del Cremlino che non tollera dissensi. A Vladimir Putin servono almeno altri 300.00 uomini per portare a termine la sua «operazione militare speciale», attualmente in stallo.
Dal giorno dell’annuncio della mobilitazione, 2.000 manifestanti sono stati fermati in diverse città russe (700 nella sola giornata di sabato), secondo Ovd-Info, organizzazione indipendente specializzata nella conta di arresti e detenzioni. Nelle carceri russe restano ancora detenuti quasi 800 dimostranti, ormai finiti negli archivi della polizia - a futura memoria - con impronte digitali e foto segnaletiche.
Ma nella Russia di Putin in manette si finisce per molto meno, come il vicesindaco di Kotlas (nella regione di Arkhangelsk), Anatoly Arseev, fermato per aver filmato le proteste.
A Mosca però anche gli alleati del Cremlino cominciano a esprimere dubbi e preoccupazione per come si sta svolgendo la campagna di mobilitazione. Dopo il leader ceceno Razman Kadyrov che vorrebbe al fronte solo forze di sicurezza addestrate (ma non le sue), è la volta dei presidenti delle Camere. «Stanno arrivando reclami» da uomini che non dovrebbero essere richiamati, ha detto Vyacheslav Volodin, numero uno della Duma. «Se viene commesso un errore, è necessario correggerlo. Le autorità ad ogni livello dovrebbero comprendere le proprie responsabilità», ha osato il fedelissimo di Putin. La sua collega al Senato, Valentina Matviyenko, ha parlato di «eccessi assolutamente inaccettabili», tanto da ritenere «giusto che si stia scatenando una forte reazione nella società».
In un post su Telegram, indirizzato ai governatori regionali della Russia che, a suo dire, hanno la «piena responsabilità» dell’attuazione del decreto presidenziale, ha auspicato che questa avvenga «nel pieno e assoluto rispetto dei criteri delineati». Criteri che però potrebbero anche cambiare, o non essere gli stessi per tutti: il presidente del Consiglio per i diritti umani del Cremlino, Valery Fadeyev, ha proposto ad esempio di valutare la possibilità di aumentare da 27 a 45 o 50 anni l’età di richiamo dei lavoratori immigrati e di altri stranieri che hanno ottenuto la cittadinanza russa. In Crimea, annessa unilateralmente nel 2014 con un referendum farsa simile a quelli in corso nel Donbass e in altre regioni occupate dell’Ucraina, Kiev denuncia la chiamata alle armi di 1.500 tartari in 3 giorni, «anche quelli di 60 anni». «Un vero genocidio etnico», ha denunciato Mykhailo Podolyak, consigliere del presidente Volodymyr Zelensky, che vi legge «solo un tentativo di Mosca di ripulire la penisola da una popolazione che non le è fedele».
«Putin vi manda consapevolmente a morire», ha avvertito lo stesso Zelensky in un videomessaggio volutamente in lingua russa, lanciando un altro appello ai militari e ai coscritti di Mosca ad arrendersi una volta sul territorio ucraino. Nel timore di un nuovo esodo di massa di ebrei russi verso Israele, come quello seguito all’invasione dell’Ucraina, Putin ha invitato la comunità ebraica in Russia - in occasione del Capodanno ebraico - a dare «un forte contributo» all’identità del Paese, in quello che appare come un implicito appello a restare. E mentre si allungano le file di auto e uomini ai posti di frontiera con la Mongolia, la Georgia, la Finlandia, i servizi di sicurezza dell’Fsb hanno intanto iniziato a vietare ai cittadini di lasciare la Federazione attraverso il confine con il Kazakhstan senza l’autorizzazione del commissariato militare. Divieto che dal 28 settembre, stando al sito indipendente Meduza, potrebbe diventare generalizzato per tutti gli uomini in età di mobilitazione.
Intanto, nell’ennesima domenica di guerra è tornato a farsi sentire ieri il patriarca Kirill, fedelissimo dello zar, che già nei giorni scorsi aveva esortato i fedeli ad arruolarsi. «Chi muore adempiendo al proprio dovere militare si sacrifica per gli altri, e questo sacrificio lava via tutti i peccati commessi», è stata l’ultima inquietante benedizione del capo della Chiesa ortodossa russa.
Persone:
6 Commenti
Antonelloz
26/09/2022 07:47
Questi giocano a chi ce l'ha più lungo sulla pelle dell'umanità
Lo stolto camionista ew 131
26/09/2022 13:30
No,al nucleare no.
Francesco
26/09/2022 20:45
La Russia si convinca che anche altre nazioni posseggono armi nucleari, e che, se loro le utilizzano, non staranno certo a guardare. Il patriarca Krill è esattamente il contrario di ciò che dovrebbe essere un uomo di religione
Fresh
27/09/2022 13:43
Sono gli Stati Uniti d'America a pregare che la Russia si decida ad utilizzare le bombe nucleari, sono guerrafondai per tradizione. Giusta la seconda parte del tuo commento.
Riccardo.
28/09/2022 14:52
La reazione sarà, al massimo, altre sanzioni. Le nazioni che hanno armi nucleari sono 9, e di queste eliminiamo Cina, Corea del Nord, Israele, India e Pakistan che non hanno nessun interesse a scontrarsi con la Russia, restano USA, Francia e Gran Bretagna, e c'è qualcuno che crede che vadano incontro alla distruzione per difendere l'Ucraina?
Giuseppe
27/09/2022 14:32
Ci hanno rotto le scatole con la guerra
Dany la stolta
28/09/2022 12:40
Putin è un pazzo se usa il nucleare.
Nino
28/09/2022 21:16
È un pazzo anche se non le usa. La scellerata aggressione ad un paese libero e democratico come l'Ucraina infliggendo terrore e morte distruzioni e devastazioni con migliaia di vittime e 7 milioni di profughi non può che essere opera di un pazzo sanguinario. L'ultima provocazione per aumentare la tensione i referendum farsa imposti agli ucraini da soldati armatich3 giravano casa per casa. Come può pensare che il mondo libero e democratico lo possa accettare? In Russia già in 300 mila hanno lascisto il paese . File di decine di chilometri si ammassano alle frontiere per lasciare il paese e sfuggire alla ferrea dittatura che impone il nuovo Hitler . Ormai la propaganda del regime. non può piu nascondere al popolo russo la verità sulla carneficina in atto in Ucraina . La valanga interna che travolgera' il crudele Putin è partita .
BOB
28/09/2022 16:33
Putin si sta comportando come un disperato alle corde, le tenterà tutte. Sta arruolando ragazzi di 18 anni fino a pensionati fino a 60. Se non è questa la mossa di un disperato.... Il mio timore che arrivato ad un certo punto non avendo più niente da perdere in attesa di una sconfitta imminente possa realmente lanciare le nucleari. Adesso ha contro anche Cina ed India che hanno capito la portata del guaio.
Dino
29/09/2022 17:49
Ha invaso un paese e ora si dispera. Pensava di mandare una pattuglia di agenti ad arrestare il nemico e ora è costretto a mobilitare un esercito. Annunciava le armi assolute e ora i suoi tank si fermano per avaria.