Giovedì 19 Dicembre 2024

Ucraina, Putin richiama 300mila riservisti. Fuga da Mosca e proteste

L'operazione militare speciale in Ucraina è stata inevitabile. Lo ha detto il presidente russo Vladimir Putin nel suo discorso alla tv.

Putin ha dichiarato una mobilitazione parziale in Russia, con il richiamo dei militari della riserva.  I territori dell'Ucraina che hanno annunciato il referendum per l'adesione alla Russia "hanno il sostegno" di Mosca, ha aggiunto Putin. "Nella sua aggressiva politica anti-russa, l'Occidente ha superato ogni limite". Lo ha detto Vladimir Putin nel suo discorso in tv. Il presidente russo ha detto che userà "tutti i mezzi a nostra disposizione"  e che coloro che stanno cercando di usare il ricatto nucleare contro la Russia scopriranno che le carte in tavola possono essere rivoltate contro di loro. "Non sto bluffando", ha aggiunto.  L'obiettivo dell'Occidente è "indebolire, dividere e distruggere la Russia", ha sottolineato Putin nel corso del suo discorso.
Nessuna decisione è stata presa in Russia in merito a un possibile cambiamento dello status dell'operazione militare speciale in Ucraina, per trasformarla ufficialmente in guerra, né sull'imposizione della legge marziale. Lo ha detto il portavoce del Cremlino, Dmitry Peskov. La mobilitazione parziale in Russia prevede il richiamo di 300.000 riservisti. Si tratterà di uomini che hanno già servito nell'esercito, con esperienza di combattimento e specializzazioni militari. Sono esclusi i militari di leva. Lo ha detto il ministro della Difesa Serghei Shoigu, citato dalla Tass, aggiungendo che scopo della mobilitazione è "controllare i territori liberati" in Ucraina. "E' nostra tradizione storica e destino del nostro popolo fermare coloro che cercano il dominio mondiale, che minacciato di smembrare e rendere schiava la madrepatria. E' quello che stiamo facendo ora, e credo nel vostro sostegno". Così il presidente russo ha concluso il suo discorso televisivo alla nazione.
La mobilitazione parziale ordinata dal presidente russo Vladimir Putin è un segno di "debolezza". E' quanto sostiene l'ambasciatrice statunitense in Ucraina. "I referendum farsa e la mobilitazione sono segni di debolezza, del fallimento russo", ha scritto Bridget Brink su Twitter. "Gli Stati Uniti non riconosceranno mai la pretesa della Russia di annettere il territorio ucraino, e continueremo a stare al fianco dell'Ucraina per tutto il tempo necessario" L'annuncio di Putin segna "una nuova escalation" nell'aggressione all'Ucraina. Si tratta di "un passo pessimo, sbagliato". Lo ha detto il vicecancelliere tedesco verde Robert Habeck. "Ci consulteremo per vedere come reagire sul piano politico", ha spiegato. È chiaro che l'Ucraina dovrà continuare ad avere "pieno sostegno". "Poiché la mobilitazione militare della Russia avverrà anche vicino ai nostri confini (regione di Kaliningrad), la Forza di reazione rapida della Lituania è stata messa in stato di massima allerta per prevenire qualsiasi provocazione da parte della Russia". Lo scrive su twitter ministro della Difesa lituano, Arvydas Anušauskas. Immediate sono scattate le proteste a Mosca e nelle principali città russe. Ieri sera erano già 525 le persone fermate alle manifestazioni contro la mobilitazione parziale in Russia che si sono svolte in diverse città del Paese. Lo riferisce Ovd-Info, una ong che registra le attività dell'opposizione e assiste legalmente i fermati. Molti hanno comprato biglietti aerei per qualsiasi paese estero pur di fuggire dalla Russia prima di essere arruolati.  

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