Lo Stato di Singapore ha giustiziato oggi, per impiccagione, un altro trafficante di droga: si tratta della quinta esecuzione dal marzo scorso, un mese che ha segnato il ritorno della pena capitale nella città-Stato asiatica dopo una pausa di oltre due anni.
Il 64enne Nazeri Lajim, di Singapore, è stato giustiziato in prigione, ha reso noto il servizio carcerario. L’uomo era stato condannato nel 2017 per il possesso di oltre 33 grammi di eroina “a scopo di traffico».
Negli ultimi mesi il patibolo non ha risparmiato neanche un trafficante di droga con disabilità mentali, Nagaenthran K. Dharmalingam, che è stato impiccato ad aprile, scatenando un’ondata di richieste per l’abolizione della pena di morte.
Ma la città-Stato, che ha alcune delle leggi antidroga più severe al mondo, insiste sul fatto che la pena di morte rimane un deterrente efficace contro il narcotraffico, come ha sostenuto di recente il ministro degli Interni K. Shanmugam in un’intervista alla Bbc.
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