E’ salito a 37 il numero dei morti durante il tentativo di scavalcare la recinzione di Melilla ieri, venerdì, almeno a sentire varie ong locali tra le quali, Caminando Fronteras.
Per il momento le autorità di Rabat mantengono a 18 la cifra dei morti, anche se fonti regionali citate da Cadena Ser hanno portato il bilancio a 31 morti.
Helena Maleno, portavoce dell’organizzazione che sta seguendo dalla città marocchina di Nador l’evoluzione dello stato di salute delle decine di migranti di feriti, assicura che è molto probabile che il bilancio dei morti aumenterà nelle prossime ore.
Circa 2.000 migranti si erano avvicinati a Melilla all’alba e oltre 500 sono riusciti a entrare in un’area di controllo del confine dopo aver tagliato una recinzione con alcune cesoie. «Alcuni sono caduti dalla cima della barriera che separa le due parti», ha dichiarato un funzionario marocchino.
Parlando a Bruxelles, il primo ministro spagnolo Pedro Sanchez ha condannato la «violenta aggressione», per la quale ha accusato «le mafie che trafficano in esseri umani»
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