Kevin Spacey ha affrontato senza parlare e col sorriso, ma scortato dai suoi avvocati e da un paio di poliziotti, i tanti fotografi e cameraman assiepati davanti alla Westminster Magistrates Court di Londra per comparire come imputato nel suo primo processo penale in cui deve rispondere di cinque capi d’accusa per aggressione sessuale riguardanti molestie e abusi nei confronti di tre uomini. La breve udienza preliminare nel tribunale della capitale britannica si è aperta col 62enne attore e regista americano, vestito con un elegante abito azzurro, che ha ripetuto le sue generalità e in seguito il giudice Tan Ikram ha ricordato i capi d’imputazione per presunti episodi risalenti a diversi anni fa (fra il 2005 e il 2013) per poi concedere al premio Oscar una cauzione senza condizioni e convocare la prossima udienza per il 14 luglio presso la corte di Southwark: in quell’occasione Spacey dovrà pronunciarsi ufficialmente colpevole o innocente. E’ stata ribadita in aula l’accusa di «attività penetrative» non consensuali rivolta alla star di Hollywood, che fa quindi emergere un quadro di abusi sessuali, non solo di molestie. Gli uomini che rappresentano la parte lesa, i cui nomi non sono stati resi pubblici, hanno ora tra i 30 e i 40 anni di età e avrebbero conosciuto Spacey nel mondo dello spettacolo inglese quando erano più giovani. Le accuse contro di lui si riferiscono in particolare al periodo in cui era direttore artistico del prestigioso teatro Old Vic di Londra, dal 2004 al 2015. L’attore, che ha anche la cittadinanza britannica, resta a piede libero ed è stato autorizzato a tornare negli Stati Uniti, dove vive. Ha pesato positivamente in suo favore l’essersi presentato di sua spontanea volontà di fronte al tribunale inglese. Spacey inoltre continua a ribadire la sua innocenza. «Nega strenuamente di aver commesso qualsiasi reato», ha detto il suo avvocato, Patrick Gibbs. «Deve rispondere di queste accuse per andare avanti con la sua vita», ha aggiunto. Vita che, almeno dal punto di vista professionale, è stata devastata dalle accuse di molestie mosse contro di lui nel Regno Unito e negli Usa e dai conseguenti problemi legali. Come nel caso della sua uscita dalla fortunata serie americana ‘House of Cards’ con tanto di esborso milionario ai produttori per aver violato le regole di comportamento o l’esclusione da importanti film di Hollywood. Quella apertasi oggi si preannuncia essere una lunga battaglia legale su uno dei capitoli dei presunti abusi venuti alla luce sull’onda delle denunce del movimento #MeToo a partire dal 2017. Proprio in quell’anno, l’Old Vic rivelava dopo una inchiesta interna di aver ricevuto 20 segnalazioni contro Spacey da uomini, in gran parte componenti dello staff, per «comportamento inappropriato», fra cui molestie sessuali. Si prospetta inoltre un altro processo spettacolo, dopo le recenti disfide giudiziarie negli Usa fra Johnny Depp e Amber Heard o altre vicende legali che hanno coinvolto celebrità varie, fra dettagli morbosi e l’assedio dei media.