Lunedì 18 Novembre 2024

Finlandia e Svezia verso la Nato, la Russia non ci sta: «Ci saranno conseguenze indesiderabili»

Le macerie a Makariv

Durissima reazione del Cremlino all’annuncio di Finlandia e Svezia di voler aderire alla Nato in tempi brevi: «Ci saranno conseguenze tra le più indesiderabili», ha assicurato il vice ministro degli Esteri Alexander Grushko spiegando che l’adesione di Helsinki e Stoccolma all’Alleanza Atlantica cambierebbe radicalmente la situazione politico-militare nell’intera area. «Se Svezia e Finlandia entreranno nella Nato, non sarà più possibile parlare di status non nucleare nel Baltico. L’equilibrio dovrà essere ripristinato», ha invece minacciato il vicepresidente del Consiglio di sicurezza russo Dmitri Medveved, che nelle ultime settimane si è ritagliato il ruolo di falco del Cremlino. Alle parole Mosca ha immediatamente aggiunto i fatti, inviando ai confini del nord mezzi pesanti e uomini con una mossa che viene letta come un’inevitabile escalation del conflitto ucraino. Per ora si tratta di rabbiose risposte da parte della Russia ma che gli Stati Uniti non sembrano prendere «alla leggera», come ha confermato il direttore della Cia William Burns. L’invasione russa ha radicalmente cambiato i sentimenti dei cittadini finlandesi e svedesi assai tiepidi negli anni scorsi all’ipotesi di un’entrata nella Nato. Ma la premier finlandese Sanna Marin e quella svedese Magdalena Andersson hanno ben interpretato i timori della popolazione bruciando i tempi. Soprattutto la Finlandia potrebbe formalizzare la richiesta di adesione già entro la fine di maggio. Basta osservare i confini per ben comprendere le ansie della Finlandia che condivide con la Russia 1.300 chilometri di frontiera. Il governo di Helsinki quindi spinge per far approvare al Parlamento uno storica modifica strategica che fino a due anni fa era una sorta di tabù per i Paesi scandinavi. «La decisione sull’adesione alla Nato sarà «una questione di settimane, non di mesi», ha assicurato la giovane premier finnica. Anche la Svezia appare intenzionata ad annunciare la decisione di aderire alla Nato prima del prossimo vertice dell’Alleanza Atlantica che si terrà a giugno a Madrid. Nell’ultima settimana, a conferma dell’avanzato stato di collaborazione, esercitazioni aeree Nato con Finlandia e Svezia sono state condotte nei paesi Baltici. La svolta dei due Paesi scandinavi ha ottenuto l’immediato endorsement della Gran Bretagna: «Le minacce russe nei confronti degli stati nordici e baltici non sono nuove e rafforzano solo la nostra unità. Svezia e Finlandia sono libere di scegliere il proprio futuro senza interferenze: il Regno Unito sosterrà qualunque decisione», ha detto la ministra degli Esteri britannica Liz Truss. Parole simili a quelle usate dalla collega tedesca Annalena Baerbock: «Se Helsinki e Stoccolma scelgono di aderire, sono calorosamente benvenute». Ma la Russia non ci sta e, sempre attraverso l’ex presidente Medvedev, anticipa le mosse del Cremlino: «Sarà necessario rafforzare seriamente il gruppo di truppe di terra e il sistema di difesa aerea e schierare consistenti forze navali nel Golfo di Finlandia». Sale quindi la tensione anche sul fronte nord e la Finlandia replica a tono alle minacce di Mosca, assicurando di avere un esercito forte e ben addestrato. «I russi hanno detto che reagiranno, in qualche modo. E penso che investiranno più forze militari in questa parte dell’Europa», ha spiegato Antti Kaikkonen, ministro della Difesa finlandese, in un’intervista a ’la Repubblicà. In Finlandia, ha aggiunto, «abbiamo un esercito forte: una capacità di combattimento con 280 mila soldati cui si aggiungono 900 mila riservisti. E’ uno dei maggiori eserciti europei. Quest’anno abbiamo investito 2,9 miliardi in più sulla difesa. Abbiamo la volontà e la capacità di difenderci».

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