Domenica 22 Dicembre 2024

La guerra in Ucraina, respinto un tentativo russo di sbarcare a Odessa

La trincea sulla spiaggia minata di Odessa

Le forze ucraine hanno respinto il tentativo di sbarco a Odessa di un gruppo di sabotaggio e ricognizione russo. Lo ha dichiarato Vladislav Nazarov, ufficiale del Comando Operativo Sud ucraino. Le forze russe si sono intanto impadronite di Slavutych, la cittadina che ospita il personale che lavora alla centrale nucleare di Chernobyl. I soldati russi hanno occupato anche l’ospedale della cittadina e hanno sequestrato il sindaco, Yuri Fomivich, che è stato successivamente liberato. Slavutych fu costruita per ospitare il personale sgomberato dall’impianto di Chernobyl dopo il disastro nucleare del 1986. Gli scontri nella zona stavano impedendo agli addetti l’andirivieni dall’impianto, che immagazzina ancora scorie nucleari nel suo «sarcofago». I russi hanno preso Chernobyl all’inizio del conflitto. Oggi, nel trentunesimo giorno dell’invasione dell’Ucraina, è riapparso in pubblico il ministro della Difesa russo, Serghei Shoigu. Secondo lui (una delle tre persone in Russia che ha i codici della bomba atomica) occorre tener «pronte al combattimento le forze nucleari strategiche». Ma a giudizio dell’intelligence britannica, «le truppe russe si stanno dimostrando riluttanti a impegnarsi in operazioni di fanteria su larga scala nelle città e preferiscono invece puntare sull’uso indiscriminato di bombardamenti aerei e di artiglieria nel tentativo di demoralizzare la difesa». Il Ministero della Difesa russo ha fatto sapere che non sta convocando nè ha intenzione di convocare i riservisti, mentre giunge notizia di alcune esercitazioni militari nell’arcipelago delle Isole Curili - territorio storicamente conteso col Giappone - dopo che Mosca ha sospeso i negoziati di pace con Tokyo a seguito delle sanzioni impostele per l’invasione dell’Ucraina. Il Distretto Militare della Russia Orientale ha reso noto che nelle manovre alle Curili sono stati impegnati oltre tremila soldati. Le esercitazioni si sono dispiegate anche nel Baltico, simulando uno scenario di guerra anfibia e la difesa da un attacco di paracadutisti con l’impiego di missili terra-aria S-400 e caccia Su-27 nella enclave occidentale di Kaliningrad. Lo ha riferito la Flotta baltica russa. L’uso «indiscriminato» delle bombe continua purtroppo a mietere vittime civili: Kiev parla di 136 bambini rimasti uccisi e 199 feriti nell’invasione dall’inizio della guerra. E l’Organizzazione mondiale della Sanità ha dato l’aggiornamento degli attacchi ai presidi sanitari in Ucraina: ne ha registrati 72 in cui sono morte 71 persone e 37 sono rimaste ferite. Oggi nella capitale è stato prima decretato, poi revocato il coprifuoco di 35 ore da stasera a lunedì 28 marzo. Lo ha dichiarato il sindaco, Vitali Klitscho. Rimane in vigore nel fine settimana il coprifuoco notturno dalle 20:00 alle 07:00.  

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