Il presidente russo Vladimir Putin, alla presenza dei due leader delle repubbliche separatiste, ha firmato in tv il riconoscimento dell’indipendenza del Donbass, provvedimento che poco prima aveva annunciato al cancelliere tedesco Olaf Scholz e al presidente francese Emmanuel Macron.
«In Ucraina le armi occidentali sono arrivate con un flusso continuo, ci sono esercitazioni militari regolari nell’ovest dell’Ucraina, l’obiettivo è colpire la Russia», ha detto Putin parlando alla nazione. «Le truppe della Nato stanno prendendo parte a queste esercitazioni, almeno 10 sono in corso, ed i contingenti Nato in Ucraina potrebbero crescere rapidamente», ha aggiunto il presidente russo, affermando che i «sistemi di comando delle truppe ucraine sono già integrati con la Nato e l’Alleanza ha iniziato a sfruttare il territorio ucraino» con infrastrutture missilistiche.
La Russia prima della mossa di Putin aveva fatto sapere che intende negoziare direttamente con gli Stati Uniti, perché a giudizio del governo di Mosca la Nato e l’Unione europea faranno quello che dice Washington. Lo ha detto il segretario del Consiglio di sicurezza russo, Nikolai Patrushev. «Stiamo negoziando con la Nato, stiamo negoziando con l’Osce, stiamo negoziando con l’Unione europea, con i leader dei Paesi europei. I negoziati devono essere condotti con gli Stati Uniti. Tutti gli altri faranno ciò che dicono gli Stati Uniti: la Nato, l’Osce, l’Unione europea e così via. Pertanto, il principale negoziatore con cui dovrebbe essere affrontata questa questione sono gli Stati Uniti», ha dichiarato Patrushev in una riunione straordinaria del Consiglio di sicurezza russo.
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