Anche se mancano solo due metri per raggiungere il piccolo Ryan, il bambino di cinque anni caduto in fondo a un pozzo di 32 metri in un villaggio marocchino cinque giorni fa è in grave pericolo. I soccorritori sono impegnati in una corsa contro il tempo per cercare di raggiungere il bambino e scavano con le mani un percorso in orizzontale per evitare il rischio di crolli. Le operazioni di soccorso proseguono giorno e notte, sotto riflettori potentissimi e sono seguite in diretta da milioni di marocchini in patria e anche da quelli della diaspora in tutto il mondo, in una situazione di copertura mediatica che in Italia ricorda quella del piccolo Alfredino Rampi, precipitato in un pozzo 40 anni fa. La speranza di tutti è che l’epilogo sia più fortunato.
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