Nuova strage di migranti in mare: almeno 50 morti nell’Egeo, altri 685 cercano un porto sicuro
“E’ difficile che ci siano dei superstiti“: così la Guardia costiera greca, citata dal Guardian, sul naufragio di una imbarcazione nel Mar Egeo, 50 le persone a bordo. Le operazioni di soccorso sono iniziate ieri in tarda serata. “Continueremo le ricerche, ma l’acqua è molto fredda e profonda, le possibilità di trovare persone vive si riducono di ora in ora», ha detto il portavoce Nikos Kokkalas. In mattinata erano stati recuperati i corpi di tre persone presso l’isola greca di Folegandros (Cicladi) e la Guardia Costiera ellenica ne aveva salvati 12. La barca sarebbe partita dalla Turchia, probabilmente diretta verso l’Italia. E’ affondata dopo un guasto al motore.
In cerca di un porto sicuro
Altre 685 persone sono state tratte in salvo ma ancora non hanno trovato accoglienza. Sono su tre navi delle Ong che vagano nel Mediterraneo centrale. In 355 sono a bordo della 'Geo Barents' di Medici senza frontiere. Lo riferisce la stessa ong: «Sono fuggiti tutti dalla Libia, alcuni di loro hanno segni di violenza sui corpi». Sulla 'Ocean Viking' di Sos Mediterranee ci sono invece 114 uomini, donne e bambini che aspettano da una settimana l’autorizzazione a sbarcare in un luogo sicuro. «Dopo aver subito estenuanti violenze in Libia e un terribile viaggio in mare, devono sbarcare senza ulteriori indugi», è la sollecitazione. In 216 si trovano infine sula 'Sea-Eye4': «Da sei giorni stanno ancora aspettando di poter finalmente sbarcare, mentre l’Europa è in vena di Natale e di regali. C'è stata un’altra evacuazione medica perchè la salute di un uomo è peggiorata drammaticamente».
Due sbarchi a Lampedusa, approdati in 121
Sono complessivamente 121 i migranti giunti con due diverse imbarcazioni a Lampedusa. Il primo barcone, con 58 siriani, palestinesi, egiziani ed algerini fra cui 3 donne e 4 minori, è stato soccorso a 5 miglia dalla costa. Poco dopo altri 63 migranti, fra cui 7 minori, - egiziani e 1 un marocchino - sono stati intercettati a 20 miglia da Lampedusa. Erano su un barcone di 8 metri con motore fuoribordo che è stato lasciato alla deriva. I due gruppi sono stati trasferiti all’hotspot di contrada Imbriacola per essere sottoposti a tampone per la diagnosi del Covid-19.