Combattere lo scetticismo per rilanciare le campagne vaccinali in tutta Europa, soprattutto nei Paesi dell'Est dove il tasso di vaccinazione è ancora molto basso, e rilanciare la collaborazione internazionale per assicurarsi che tutti abbiano i vaccini necessari per combattere la pandemia: questa la via indicata dagli eurodeputati per affrontare l’insorgere di una nuova ondata di contagi. Un rischio amplificato ora dalla nuova variante Omicron. Il Parlamento europeo è tornato a occuparsi della pandemia nelle sue ultime riunioni plenarie. L’assemblea di Strasburgo ha approvato due mozioni riguardanti l’emergenza Covid. Nella prima gli eurodeputati hanno chiesto più trasparenza sulle trattative in corso tra l’Ue e le case farmaceutiche anche con l’obiettivo di sconfiggere lo scetticismo che serpeggia tra la popolazione e alimenta in alcuni dubbi sui reali benefici delle campagne vaccinali. Con la seconda mozione, passata per un pugno di voti (333 sì contro 328 no) grazie al sostegno della sinistra, dei verdi e dei liberali, L’Eurocamera è poi tornata a chiedere la sospensione delle licenze sui brevetti dei vaccini. Una strategia non condivisa dalla Commissione Europea e che invece, secondo quanto si sottolinea nel documento approvato, permetterebbe anche ai Paesi più poveri di produrre le fiale e accelerare il processo di vaccinazione globale. In favore delle due mozioni ha votato il Movimento cinque stelle. Per Fabio Massimo Castaldo, eurodeputato pentastellato e vicepresidente dell'Eurocamera «è necessario migliorare il livello di trasparenza riguardo le informazioni su chi si occupa delle trattative e sui contratti di acquisto fatti con i fornitori». Gli ha fatto eco la collega Tiziana Beghin che ritiene la sospensione dei brevetti l’unico modo di «aiutare concretamente i Paesi a basso reddito ancora in larga parte scoperti dall’immunizzazione anti-Covid». Forte sostegno alla trasparenza sui vaccini è arrivato anche dal Partito democratico, L'eurodeputata Patrizia Toia ha sottolineato come «sia cruciale fornire ai cittadini tutte le informazioni possibili sui contratti salvaguardando solo i dati commercialmente sensibili». Critica invece la Lega che è scesa in campo in difesa della proprietà intellettuale. «Noi siamo da sempre favorevoli alla trasparenza – ha spiegato l’eurodeputata leghista Simona Baldassarre - ma è assurdo che nel testo si siano volute inserire clausole relative ai diritti di proprietà». La Lega ha quindi scelto di astenersi nel voto in aula sulla sospensione dei brevetti sui vaccini, mentre Forza Italia e Fratelli d'Italia hanno votato contro. «Ad oggi non ci sono evidenze secondo le quali sospensione dei brevetti possa accelerare la capacità produttiva dei vaccini» ha osservato l’eurodeputato forzista, Massimiliano Salini. «L’obiettivo dell’Europa – ha aggiunto - è quello di garantire un accesso equo e universale ai vaccini e per farlo i Paesi con più mezzi dovranno aiutare gli altri fornendo loro il maggior numero possibile di dosi». Dello stesso avviso anche l'eurodeputato di Fratelli d'Italia, Carlo Fidanza, secondo il quale «la pandemia ci ha dimostrato che il vero problema è la scarsa capacità industriale. Anziché inseguire soluzioni lente e inefficaci, noi riteniamo che le istituzioni europee dovrebbero sostenere la ricerca e gli investimenti mirati ad aumentare rapidamente la capacità produttiva nei Paesi più poveri». Nella mozione approvata gli eurodeputati hanno chiesto che le nuove regole in materia di trasparenza si applichino già sui futuri contratti stipulati dall’Ue con le cause farmaceutiche. Contratti nei quali il Pe vorrebbe vedere inserite anche delle clausole per l'aumento della disponibilità dei sieri in tutto il mondo perché, come conclude la relazione «dalla pandemia o si esce insieme o non esce nessuno».