
La pandemia ha avuto un profondo impatto sulle comunità ebraiche in tutta Europa dando nuova linfa all'antisemitismo già esistente, un fenomeno che continua a essere seguito con grande preoccupazione dall'Unione ma senza che ci sia una banca dati in grado di dare una fotografia aggiornata e omogenea di quanto sta accadendo.
È quanto emerge dall'ultimo rapporto sull'antisemitismo nell'Ue realizzato dall'Agenzia europea per i diritti fondamentali (Fra). In quest'ultimo periodo, secondo l'Agenzia, sono emersi, specie sul web, nuovi miti antisemiti e teorie del complotto che incolpano gli ebrei della diffusione del Covid.
Sebbene i lockdown possano aver portato a un contenimento fisiologico degli episodi di antisemitismo negli spazi pubblici, la proliferazione delle cospirazioni antisemite online - si sottolinea nel rapporto dell'Agenzia- mostra come il numero di incidenti registrati non sia indicativo della situazione.
Dai sondaggi effettuati emerge infatti che gli attacchi contro gli ebrei sono fortemente sottostimati e che l'odio sul web, incluso l'antisemitismo, ha messo saldamente radici nelle società europee. Nel documento sono stati raccolti dati ufficiali e non ufficiali sugli episodi di antisemitismo rilevati in diversi Stati dell'Unione.
Tra questi la Germania, che nel 2020 ha registrato il numero più alto in Europa di crimini a sfondo politico con un movente antisemita (2.351). Cifra, si legge nel report, che è la più alta registrata nel periodo 2010-2020. Un numero più alto di casi rispetto ad altri Stati, avverte l'Agenzia europea, può comunque voler significare che la Germania ha un sistema più efficace di rilevamento dei casi antisemiti, non necessariamente che il Paese sia quello più affetto da questa piaga.
Analogo il discorso per l'Italia, che con 101 episodi identificati dall'Osservatorio per la sicurezza contro gli atti di discriminazione (Oscad) sulla base di indagini condotte dalla Polizia di Stato o dall'Arma dei Carabinieri, si piazza al quarto posto dopo Germania, Paesi Bassi (517) e Francia (339). Dei casi denunciati dall'Oscad, 86 rientrano nel reato di istigazione alla violenza. In alcuni Paesi come Grecia e Ungheria (dati non ufficiali), il numero di episodi antisemiti al contrario è diminuito, ma il problema, rileva l'Agenzia, rimane lo stesso in tutta Europa: la maggior parte dei casi non viene ancora denunciata.
Non solo le vittime e i testimoni devono essere incoraggiati a segnalare gli incidenti antisemiti, ma le autorità dovrebbero disporre di sistemi che consentano la registrazione e il confronto di tali episodi. Gli attori politici a livello sia dell'Ue che degli Stati membri, conclude Fra, devono condividere questo impegno se si intende contrastare efficacemente l'antisemitismo.
5 Commenti
Emanuele
09/11/2021 08:51
Quando sale la pressione i violenti su qualche capro espiatorio devono sfogarsi
Augusto Marinelli
09/11/2021 09:08
L'antisemitismo è parte ineliminabile del complottismo: che, per parafrase una frase celebre, è oggi il vero "socialismo degli imbecilli".
Fox
09/11/2021 09:39
Seguono con grande apprensione e in pratica cosa fanno x risolvere? Un tempo si diceva stanno alla finestra a guardare.
Keebravoecostapoco
09/11/2021 13:41
Diciamo che certi simboli di svastiche un po' troppo diffusi sui social, spesso poi nascosti, anche se usati "solo" per farsi grossi non dovrebbero passare inosservati. Una persona sana, civile e leale non posterebbe una svastica nemmeno se avesse presunti motivi di avercela col mondo intero . E quando si diffonde violenza non ci se ne può lavare le mani dopo con fragilità o disturbi psichici, perché sono molto più camaleontici di quanto vogliono fare capire. Io ho anche sentito al giorno d'oggi tesi sul fatto che i banchieri ebrei in qualche modo si fossero meritati l' olocausto per i tassi usurai che applicavano. Un esemplificazione della questione da veri delinquenti.
Antonello
09/11/2021 13:57
L'antisemitismo ha radici molto più antiche del ventesimo secolo,dalle persecuzioni alla costruzione dei primi ghetti questa gente è sempre stata malvista soprattutto per le pratiche rituali della cabala.poi ci sono stati i pogrom e infine i campi di lavoro ma se si analizza seriamente la questione è molto più complessa di una teoria del complotto