Un uomo ha fatto strage ieri sera a Kongsberg, nel sud-est della Norvegia: armato di arco e frecce, ha iniziato a prendere di mira i passanti in diverse zone della cittadina. Il bilancio finale fornito dalla polizia è di 5 morti, tra cui un agente in borghese, e due feriti. La polizia, intervenuta in forze, ha arrestato l’aggressore dopo un breve scontro, ribadendo a più riprese che ha agito da solo ma continuando a passare al setaccio il centro della piccola città a 85 chilometri da Oslo con i cani, gli artificieri, due elicotteri e gli infrarossi per sorvegliare il fiume. Allertata anche l’intelligence. A Kongsberg sono stati inviati rinforzi da tutto il Paese e agli agenti sono state fornite armi che abitualmente non indossano. Al momento non si esclude l’ipotesi dell’attentato terroristico, anche se secondo gli inquirenti è ancora troppo presto per affermarlo. È ancora viva in Norvegia la paura per gli attentati di estrema destra che hanno in passato insanguinato il Paese e il modus operandi ha subito fatto pensare ai prodromi della strage di Utoya in cui Anders Behring Breivik uccise 77 persone. Poco prima aveva fatto esplodere una bomba vicino alla sede del governo a Oslo. L’aggressore di ieri sera aveva anche altre armi, tra cui un coltello, e aveva annunciato le sue intenzioni su un suo canale Youtube con immagini esplicite rimbalzate ora sui social, con foto che lo ritraevano, un giovane uomo sulla trentina, che si allenava al tiro con l’arco. In rete è circolato anche un nome, che la polizia non ha confermato. L’attacco è avvenuto poco prima delle 18.30 nel centro di Kongsberg e in breve tempo sul posto sono arrivate decine di veicoli di emergenza, tra cui ambulanze, auto della polizia che ha iniziato a pattugliare la zona anche dall’alto, con gli elicotteri, mentre le autorità hanno chiesto ai residenti di rimanere in casa. La polizia ha fatto sapere che «ci sono state diverse scene del crimine»: secondo alcune informazioni, un supermercato vicino a una zona residenziale e un dormitorio per studenti. Diversi quartieri vicini alla zona dell’attacco sono stati quindi isolati con transenne. La Norvegia è stata pesantemente scossa dieci anni fa, il 22 luglio 2011, quando un estremista di destra, Anders Behring Breivik, ha compiuto una strage di ragazzi nel corso di una manifestazione della gioventù laburista sull'isola di Utoya e facendo esplodere, poco prima una bomba vicino alla sede del governo a Oslo. Il terribile bilancio fu di 77 morti.