Mercoledì 18 Dicembre 2024

Afghanistan, i talebani annunciano il nuovo governo: il premier Hassan è nella lista Onu dei terroristi

Kabul ha un nuovo Governo. I talebani hanno infatti annunciato nella serata afghana il nuovo Esecutivo ad interim che guiderà il Paese dopo la presa del potere degli studenti coranici e la ritirata degli occidentali. A presentare i nomi delle alte cariche del Governo dell’emirato islamico il portavoce dei talebani Zabihullah Mujahid. A guidare il neonato Governo sarà il mullah Mohammad Hassan Akhund, nominato primo ministro ad interim, mentre il mullah Abdul Ghani Baradar, co-fondatore del gruppo, lo affiancherà come suo vice. Il gabinetto prosegue con la presenza del mullah Mohammad Yaqoob, tra i leader talebani dal 2016 a oggi al quale è stato affidato l'importante ministero della Difesa. Yaqoob è figlio del mullah Omar, tra i protagonisti della presa talebana dell’Afghanistan più di 20 anni fa. Sirajuddin Haqqani, capo della rete Haqqani, riconosciuto dagli Stati Uniti come gruppo terroristico vicino sia ai talebani che ad al Qaeda, è stato nominato ministro degli Interni. Sulla testa di Haqqani vi è una taglia di 5 milioni di dollari per via di fatti sanguinosi del quale la sua organizzazione viene ritenuta responsabile. Il suo nome compare tra i principali e più pericolosi ricercati dell’Fbi. Non è l’unico neo ministro a comporre l’elenco di ricercati o di personaggi pericolosi. Anche il premier figura nella lista Onu degli uomini vicini ad organizzazioni terroristiche. Agli Esteri è stato indicato Amir Khan Muttaqi, che ha già nel suo curriculum esperienze nella diplomazia. L’anno scorso ha partecipato ai negoziati di Doha e già subito dopo la caduta dell’Afghanistan ha lavorato per il dialogo tra i talebani e i leader politici non espressamente legati agli studenti coranici. Come chiarito dal portavoce dei talebani Zabihullah Mujahid "si tratta di un Governo ad interim, ancora incompleto" assicurando che verrà allargato ad altre personalità del Paese. D’altronde i talebani avevano più volte promesso un esecutivo inclusivo, aperto ai vari gruppi che compongono il variegato mosaico etnico, anche se il portavoce in conferenza stampa ha chiarito: "Il nostro Governo non sarà basato sull'etnia. Non permetteremo questo tipo di politica". Inclusivo quindi per tutti tranne che per le donne. Come era facile prevedere, nel Governo non c'è alcuna presenza femminile.

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