Il Consiglio dell’Unione europea ha rimosso gli Stati Uniti e Israele dall’elenco dei Paesi per i quali non sono raccomandate restrizioni sui viaggi. La scelta - che ha colpito anche Kosovo, Libano, Montenegro e Repubblica di Macedonia del Nord - potrebbe aprire la strada alla richiesta di un test negativo per chi viaggia dai Paesi rimossi dalla lista per motivi non essenziali (come il turismo) e a prescindere dall’aver completato o meno la vaccinazione.
Tuttavia, tale decisione dei 27 Governi Ue «non pregiudica la possibilità per gli Stati membri di revocare la restrizione temporanea ai viaggi non essenziali verso l’Ue per i viaggiatori completamente vaccinati». Di qui la possibilità per i singoli Stati di mantenere il regime attuale senza restrizioni per chi viaggia dagli Usa ed è completamente vaccinato.
«I criteri per determinare i Paesi terzi per i quali l’attuale restrizione ai viaggi dovrebbe essere revocata sono stati aggiornati il 20 maggio 2021» e «riguardano la situazione epidemiologica e la risposta complessiva al Covid-19, nonché l’affidabilità delle informazioni e delle fonti di dati disponibili».
«Anche la reciprocità dovrebbe essere presa in considerazione caso per caso», precisa la nota del Consiglio Ue. La decisione di rivedere la raccomandazione Ue che fino a oggi ha permesso ai turisti vaccinati provenienti da Usa e Israele di viaggiare nell’Ue senza bisogno di fare la quarantena o di sottoporsi ad altre restrizioni era stata anticipata dalle indiscrezioni trapelate negli ultimi giorni concernenti, in particolare, l’aggravarsi della situazione epidemiologica negli Usa e la mancata reciprocità tra le misure prese da Bruxelles sui turisti statunitensi e quelle stabilite da Washington nei confronti dei cittadini europei in viaggio verso gli Usa.
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