Sale la tensione in Afghanistan, con i talebani pronti ad occupare anche Kabul. "Alla Farnesina stiamo monitorando la situazione 24 ore al giorno, in stretta sinergia con la nostra ambasciata a Kabul, con i ministeri della Difesa e dell’Interno e con la nostra intelligence. La priorità è mettere in sicurezza i nostri connazionali". Così, in un’intervista al Corriere della Sera, il ministro degli Esteri Luigi Di Maio sulla situazione in Afghanistan.
"Non ci sarà un nuovo impegno militare, ma non possiamo pensare di abbandonare dopo 20 anni il popolo afghano", sottolinea. "Adesso dovremo lavorare con tutte le forze affinchè i talebani diano le dovute garanzie sul rispetto dei diritti acquisiti. La comunità internazionale dovrà riflettere sul futuro dell’Afghanistan anche in un’ottica regionale, facendo leva su un maggiore coinvolgimento dei Paesi della regione che possono influire per riportare stabilità e pace", spiega Di Maio.
Secondo il ministro "in questi 20 anni si è provato a mettere un argine al potere e all’ideologia dei talebani, ma se l’avanzata di questi giorni è stata così veloce e rapida dobbiamo almeno interrogarci sulle ragioni" e le responsabilità "sono di tutto l'Occidente. È doveroso pensare a una strategia comune, anche per evitare che quanto accade in Afghanistan si ripeta in altri teatri". Ma "le responsabilità non sono degli Usa, ma di tutto l'Occidente".
Quanto alla presenza italiana "ci stiamo preparando a ogni evenienza, anche quella dell’evacuazione. Dobbiamo pensare alla sicurezza del personale della nostra ambasciata e dei nostri connazionali. Se sarà necessario, con l’importante aiuto della Difesa, porteremo tutti in sicurezza in Italia, in tempi rapidi". Infine, per il ministro "c'è il problema dei flussi migratori irregolari e c'è anche il rischio di infiltrazioni terroristiche. La strada è quella della cooperazione con altri Paesi per gestire i flussi e prevenire i rischi per la sicurezza".
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