«Con molto dolore, ho appreso l’omicidio di Padre Olivier Maire», ha detto il Papa all’udienza generale. «Rivolgo le mie condoglianze - ha aggiunto - alla Comunità religiosa dei Monfortani a Saintlaurent-sur-Sèvre, in Vendée, alla sua famiglia e a tutti i cattolici di Francia. Vi assicuro la mia partecipazione e la mia vicinanza spirituale».
Il sacerdote Olivier Maire, ucciso nella notte tra domenica a lunedì a Saint-Laurent-Sur-Sèvre, nella regione francese della Vandea, è morto per «colpi violenti» alla testa, secondo quanto ha riferito la procura di La Roche-sur-Yon, dopo l’autopsia effettuata presso l'istituto forense di Nantes. L’esame ha evidenziato che «la vittima presentava sei lesioni, tutte localizzate alla testa, provocate da violenti colpi» ma l’esame «non ha permesso di determinare la natura dell’arma del delitto».
Intanto, dalle indagini è emerso anche che Emmanuel Abayisenga, il rifugiato ruandese che ha confessato dell’omicidio un anno dopo essersi auto accusato dell’incendio nella cattedrale di Nantes, è una persona «psicologicamente instabile», ma non aveva mai creato problemi nella piccola comunità del paese dove era stato accolto dal sacerdote.
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