Il gigante dell’e-commerce cinese Alibaba ha annunciato di avere licenziato uno dei suoi manager accusato di avere stuprato una collega mentre era ubriaca e promette regole più severe per prevenire che casi simili si ripetano. L’uomo, un supervisore noto con il soprannome di Quyi, ha confessato di avere avuto «atti intimi» impropri con la donna, secondo una nota interna citata dal South China Morning Post, giornale di proprietà della stessa Alibaba. Quyi non verrà più reinserito in organico, secondo la nota scritta dallo stesso Ceo Daniel Zhang, e il caso verrà sottoposto all'attenzione delle forze dell’ordine. «Questo incidente è un’umiliazione per tutti», ha scritto il Ceo di Alibaba. «Dobbiamo ricostruire e dobbiamo cambiare. Il cambiamento è possibile solo se ognuno passa all’azione, ma deve cominciare dal vertice. Comincerà con me: aspettate e vedrete», ha aggiunto Zhang. Dopo l’episodio, il capo delle risorse umane riceverà una nota di demerito per non avere prestato sufficiente attenzione al caso, riportato il 27 luglio scorso dalla dipendente di Alibaba. Altri due dirigenti del dipartimento si sono dimessi per non avere agito tempestivamente. Il caso è venuto ufficialmente a galla nel fine settimana, quando la donna ha postato sulla rete intranet del gruppo un rapporto di undici pagine sull'episodio e la sua denuncia dell’aggressione sessuale subita è diventata uno degli argomenti più visualizzati su Weibo, il Twitter cinese. «Alibaba ha una tolleranza zero contro la cattiva condotta sessuale - ha dichiarato un portavoce del gruppo - e garantire un luogo di lavoro sicuro per tutti gli impiegati è la nostra priorità massima».