Giovedì 19 Dicembre 2024

Palazzo crollato a Miami, si cerca sotto le macerie: scavato un tunnel per trovare i 99 dispersi

Continua la disperata ricerca dei 99 dispersi tra le macerie dell’edificio di 12 piani crollato ieri a nord di Miami. Lo riporta la corrispondente di Skynews sul posto. Almeno una persona è morta e decine sono state estratte vive. Le famiglie di chi abitava nell’edificio - tra cui la sorella della first lady del Paraguay, 20 cittadini israeliani e 19 sudamericani - aspettano notizie riunite in un centro vicino al palazzo. Con l’arrivo del buio i soccorritori hanno cominciato a utilizzare le telecamere per la visione notturna e i cani addestrati. Nel tentativo di raggiungere i sopravvissuti e per evitare altri crolli le squadre stanno scavando un tunnel nel parcheggio sotterraneo. Alcuni di loro hanno riferito di aver sentito suoni di colpi e altri rumori ma per ora nessuna voce. «E' come se l’edificio fosse stato colpito da un missile», ha raccontato un superstite, mentre le tv americane mandano immagini da apocalisse e qualcuno ha paragonato le scene a quelle dell’11 settembre: la polvere causata dal crollo ha dilagato per diversi isolati, i pompieri che lavorano tra cumuli di detriti dicono di sentire lamenti. «Abbiamo ancora speranza d’identificare altri superstiti», ha dichiarato il governatore della Florida, Ron DeSantis, avvertendo comunque di «prepararsi a cattive notizie, data la devastazione». I 55 appartamenti interessati dal crollo venivano infatti utilizzati come seconde case da stranieri ed è probabile che alcuni di essi fossero vuoti. Tra i dispersi, una ventina di cittadini israeliani, come anche la sorella della first lady del Paraguay, Silvana Lopez Moreira. Il grande interrogativo ancora aperto è la causa della tragedia, su cui si aprirà un’indagine dopo il completamente delle operazioni id ricerca e soccorso, ha fatto sapere il sindaco della contea Miami-Dade, Daniella Levine Cava. Sally Heyman, uno dei membri della commissione della contea, ha spiegato che erano in corso lavori sul tetto dell’edificio, costruito nel 1981, ma che non è possibile al momento dire se il cantiere abbia avuto un ruolo nella tragedia. Nicolas Fernandez, 29 anni, residente a Miami, ha ammesso di non avere ancora notizie di amici che hanno pernottato in un appartamento di proprietà della sua famiglia. «Siamo pronti a fornire ogni aiuto necessario» alla Florida, ha assicurato il presidente Joe Biden, dicendo di aspettarsi la dichiarazione dello stato d’emergenza da parte del governatore DeSantis.  

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