La Francia allenta le restrizioni sanitarie contro il Covid-19 in anticipo rispetto a quanto previsto dal governo: da oggi niente più mascherina all’aperto e da domenica il coprifuoco sarà revocato. Lo ha annunciato il primo ministro Jean Castex sottolineando che i due provvedimenti centrali nella lotta al virus possono essere rimossi «senza aspettare la data del 1 luglio», come precedentemente stabilito dal calendario del deconfinamento progressivo.
Fra le «eccezioni» del 'liberi tutti', ha spiegato il premier francese, vi saranno i raduni, i luoghi affollati, le file di attesa, lo stadio e altri luoghi simili, e permarrà anche l’obbligo di mascherina nei luoghi chiusi.
Con 10 giorni di anticipo, il coprifuoco ancora in vigore fino alle ore 23, sarà revocato dalla sera di domenica 1 luglio. «Questo provvedimento risponde ad una vera necessità, ma ora gli ottimi risultati registrati non lo giustificano più» ha sottolineato Castex, uscito dall’isolamento dopo la positività della moglie. I dati dell’andamento epidemiologico mostrano un miglioramento «più rapido di quanto sperato": la Francia è ormai «al di sotto dei 5 mila casi giornalieri, su scala nazionale, e al momento nessuna regione presenta numeri preoccupanti». Al termine del Consiglio difesa sanitario e del Consiglio dei ministri, Castex si è rallegrato per «il momento importante, un momento felice con una forma di ritorno alla vita normale». Il premier ha colto l’occasione per invitare i francesi a farsi vaccinare, stabilendo l’obiettivo di 35 milioni di vaccinati con due dosi a fine agosto.
Rimane la minaccia delle varianti del Sars-Cov-2, in particolare quella del Delta: la variante accertata inizialmente in India, continua a proliferare nel regno Unito, che oggi ha registrato oltre 9mila contagi, picco più alto da febbraio, e 9 decessi. Ecco perchè il governo ha annunciato un rafforzamento dei controlli ai confini. Nel contempo, nel corso dell’estate, la campagna di test continuerà a ritmo serrato su tutto il territorio nazionale.
Ogni settimana la Francia spende tra 100 e 120 milioni di euro in test antigenici e molecolari - ne vengono eseguiti in media 2 milioni - e i francesi «sono ormai abituati a testarsi» ha riferito a Radio Classique Thomas Fatome, direttore generale della Cassa nazionale di previdenza malattia (Cnam). Per il responsabile del sistema di assistenza sanitaria pubblico, queste spese importanti vanno considerate come «un investimento» per evitare una ripresa della pandemia. Sempre oggi, il governo ha dato il via al programma 'forfait psy', ovvero il rimborso di dieci sedute da uno psicologo per quei bambini e ragazzi tra 3 e 17 anni affetti da disturbi psichici come conseguenza della crisi sanitaria.
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