Lunedì 23 Dicembre 2024

La Norvegia è Covid free, l'annuncio delle autorità: "La pandemia è finita"

La Norvegia è Covid free. L’annuncio arriva da Preben Aavitsland, capo medico del dipartimento di controllo delle infezioni dell’Istituto norvegese di sanità pubblica. In un tweet, ha scritto: «La pandemia è finita» e ha mostrato in un grafico in cui il tasso di infezione risulta il più basso dalla fine dell’estate dello scorso anno. Bassa densità di popolazione, isolamento e tempestività di intervento del governo e delle autorità sanitarie sono gli elementi che hanno permesso di dichiarare la fine della pandemia alla Norvegia. La Norvegia è stata tra i Paesi ad avere tassi di infezione più bassi in Europa durante tutte e tre le ondate della pandemia. I casi e i decessi sono stati significativamente inferiori rispetto alla vicina Svezia, ma anche alla Danimarca, che ha adottato un approccio simile alla Norvegia. Aavitsland ha affermato che ad oggi, ci sono pochissimi ricoverati in ospedale a causa di Covid-19 e che il numero continua a diminuire grazie agli esiti della campagna vaccinale. In futuro, son previsti solo focolai localizzati e le autorità sono ben attrezzate per affrontarli. Il primo ministro Erna Solberg ha apprezzato la fiducia dei norvegesi nei confronti delle autorità anche quando sono state prese decisioni drastiche come il taglio di 33 miliardi alla spesa del fondo petrolifero per alleviare l’impatto della pandemia. «Ci vorranno ancora diversi anni prima che la pandemia sia sotto controllo a livello globale» ha aggiunto Aavitsland ha affermato «le autorità norvegesi sono pronte ad offrire la loro esperienza al di fuori del loro paese d’origine». «Non è finita finchè non è finita per tutti», ha aggiunto. Non tutti i referenti politici sanitari norvegesi concordato con Aavitsland che la pandemia sia finita in Norvegia. Espen Nakstad, vicedirettore generale della direzione della sanità norvegese, ha dichiarato che la pandemia non è «completamente finita» in Norvegia e che le persone non possono rilassarsi fino a quando tutta la popolazione adulta non riceva le seconde dosi di vaccino ad agosto o settembre.

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