Due terremoti a distanza di poche ore in Cina. L'ultimo in ordine di tempo, di magnitudo 7,4, ha colpito la provincia nord-occidentale cinese di Qinghai. Lo rende noto l’Istituto geologico americano, Usgs. La scossa è stata registrata alle 02.04 di sabato ora locale (le 20.04 ora italiana). L'epicentro, ad una profondità di 10 chilometri, è stato localizzato a circa 400 chilometri a sud-ovest della città di Xining, sull'altipiano tibetano che è scarsamente popolato. Qualche ora prima, un terremoto di magnitudo 6, aveva colpito la provincia dello Yunnan, nel sud-ovest della Cina. Secondo l’Usgs americano, l’epicentro è stato registrato a 10 km di profondità, a 28 km a nord-ovest da Dali. Due persone sono morte e 18 ferite. Circa 20.000 persone sono state evacuate sulle circa 100.000 che vivono nella zona. Una delle due vittime è un autista di un camion rimasto schiacciato da una frana causata dalla scossa. I funzionari della provincia hanno reso noto che ci sono altre persone sepolte sotto le macerie. La zona dello Yunnan è estremamente vulnerabile ai terremoti: la frequente attività sismica è causata dalla collisione di due placche tettoniche, quella indiana ed eurasiatica, che formano la vasta catena montuosa dell’Himalaya.