Otto persone sono morte nella sparatoria avvenuta stanotte a Indianapolis, all’interno di un magazzino di FedEx. L’assalitore è morto suicida. A riferirlo è il portavoce del dipartimento di polizia metropolitana di Indianapolis, Genae Cook.
Non ci sono «ulteriori minacce per la comunità» della zona di Indianapolis in cui, poco dopo le 23:00 di ieri ora locale (le 6:00 di oggi in Italia), è avvenuta la sparatoria: lo ha detto ai media una portavoce della polizia. La portavoce ha confermato che l’autore della sparatoria si è suicidato.
Durante la sparatoria sono stati scaricati almeno 10 colpi. La polizia è arrivata quando l’attacco era ancora in corso ma, come confermato in conferenza stampa dal portavoce del dipartimento di polizia Genae Cook, è stato l’aggressore, ancora non identificato, a decidere di togliersi la vita.
Jeremiah Miller, uno dei dipendenti dell’azienda, ha raccontato all’emittente locale WISH-TV «di aver visto un uomo che imbracciava una specie di 'fucile automaticò e di aver udito almeno 10 colpi: «Mi sono immediatamente abbassato e ho provato molta paura», ha aggiunto.
Timothy Boillat, un altro dipendente, ha detto ai giornalisti di aver visto circa 30 auto della polizia arrivare sulla scena.
«Per fortuna, ero abbastanza lontano da non essere visto da quell'uomo». Si tratta della terza sparatoria a Indianapolis quest’anno. la prima risale a gennaio, con l’uccisione di cinque persone tra cui una donna incinta, mentre la seconda è accaduta a marzo, con quattro vittime, di cui un bambino.
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