È fallito il nuovo tentativo di disincagliare la Ever Given, la nave portacontainer che da martedì blocca il Canale di Suez. Lo riferisce la Leth Agencies, una delle aziende che questa notte ha lavorato per tentare di rimettere a galla l’imbarcazione. La luna piena e l’alta marea erano sembrate propizie all’operazione ma il livello dell’acqua si è poi rivelato insufficiente alla sua buona riuscita, ha spiegato la Leth Agencies.
Mentre è salito a 326 il numero delle navi bloccate dalla Ever Given, finita di traverso martedì scorso durante una tempesta di vento e sabbia, l’Autorità del Canale di Suez ha annunciato che oggi riprenderanno i tentativi di disincagliare la portacontainer con i rimorchiatori, che saliranno da 14 a 16. Il capitano di uno dei rimorchiatori ha assicurato che i tentativi di ieri sono riusciti a spostare la prua della nave di 17 metri in direzione Nord, dove stava procedendo prima di urtare con una sponda.
L’armatore danese Maersk, il maggiore a operare nel Canale di Suez, ha stimato che serviranno dai tre ai sei giorni per smaltire l’enorme ingorgo formatosi dietro la Ever Given, battente bandiera panamense, gestita dalla compagnia taiwanese Ever Green e di proprietà della società giapponese Shoei Kisen Kaisha. Alcune imbarcazioni hanno già fatto rotta per il Capo di Buona Speranza, scegliendo di circumnavigare l’Africa invece di attendere lo sblocco del passaggio.
Attraverso il Canale di Suez, la rotta marittima più breve tra l’Europa e l’Asia, passano il 25% delle navi cargo e il 10% delle merci che attraversano i mari del mondo.
L’Egitto, intanto, ha inviato tre squadre di veterinari per visitare il bestiame a bordo della navi ferme agli imbocchi del Canale di Suez, dopo il blocco causato dall’incidente della Ever Given martedì scorso. Lo ha reso noto il Ministero dell’Agricoltura in una dichiarazione in cui conferma la collaborazione con l’Autorità del Canale (Sca).
L’obiettivo è quello di esaminare lo stato di salute degli animali e, in caso di scarsità, fornire le riserve di cibo necessarie a garantirne il benessere. La decisione è arrivata in seguito alle preoccupazioni relative al prolungarsi del blocco della rotta commerciale, la cui navigazione è entrata nel sesto giorno di sospensione. AGI
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