Dodici stati americani guidati da governatori repubblicani fanno causa a Joe Biden in merito al suo primo decreto sul cambiamento climatico. L’accusa che rivolgono al presidente è quella di non avere l’autorità costituzionale per attuare le nuove regole sulle emissioni. Biden nel suo primo giorno alla Casa Bianca ha firmato un decreto per chiedere alle agenzie federali di calcolare i «costi sociali» delle emissioni e dell’inquinamento stimando la "monetizzazione dei danni». Secondo i 12 stati repubblicani, il decreto spinge l’autorità del presidente al di là di quanto previsto dalla costituzione: quello a cui Biden fa riferimento - è la tesi - ricade nell’autorità legislativa del Congresso. A questo si aggiunge che le conseguenze economiche della richiesta sarebbero disastrose con «centinaia di miliardi di dollari di danni all’economia americana per i prossimi decenni», si legge nell’azione legale.