Venerdì 22 Novembre 2024

Papa in Iraq: è arrivato in Kurdistan, tra cristiani vittime dell'Isis

Il Papa arriva a Erbil

Papa Francesco è atterrato questa mattina presto a Erbil, capitale del Kurdistan iracheno, dove comunità cristiane locali che hanno subito il dominio del 'califfato' jihadista. La terza giornata della storica visita in Iraq del Pontefice è considerata anche la più 'rischiosa' in termini di sicurezza: l’aeroporto di Erbil era stato preso di mira, poche settimane fa, da una serie di razzi che avevano ucciso due persone e il dispiegamento di forze è ingente. Arrivato a Erbil, Francesco ha avuto un breve incontro con il presidente della regione autonoma del Kurdistan, Nechirvan Barzani, e suo cugino il premier, Masrour Barzani. Bergoglio si è poi trasferito in elicottero a Mosul, che è stata ultima roccaforte dell’Isis in Iraq, "per una preghiera di suffragio per le vittime della guerra". Il nome di Dio non può essere invocato per uccidere. Lo ha ribadito Papa Francesco nella preghiera per le vittime della guerra a Mosul. "Prima di pregare per tutte le vittime della guerra in questa città di Mosul, in Iraq e nell’intero Medio Oriente, vorrei condividere con voi questi pensieri: Se Dio è il Dio della vita - e lo è -, a noi non è lecito uccidere i fratelli nel suo nome. Se Dio è il Dio della pace - e lo è -, a noi non è lecito fare la guerra nel suo nome. Se Dio è il Dio dell’amore - e lo è -, a noi non è lecito odiare i fratelli". Il Pontefice ha quindi invitato a pregare per tutte le vittime della guerra ma "anche per tutti noi, perché, al di là delle appartenenze religiose, possiamo vivere in armonia e in pace, consapevoli che agli occhi di Dio siamo tutti fratelli e sorelle". La tappa successiva a Mosul è Qaraqosh, una delle città cristiane più antiche e anche questa pesantemente danneggiata nel 2014 in seguito all’ascesa dell’Isis nella zona. Nel pomeriggio, dopo il rientro a Erbil, il Papa celebrerà messa nello stadio 'Franso Hariri'. AGI

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