L’ennesimo agguato mortale nel Nord Kivu, sulla stessa strada dove sono stati uccisi il 22 febbraio l'ambasciatore italiano Luca Attanasio e il carabiniere Vittorio Iacovacci. Vittima di un’imboscata, stavolta, è stato il procuratore militare di Ruthsuru, William Assani, che secondo alcune fonti - tra cui l’agenzia Fides e il portale Focus on Africa - era incaricato proprio delle indagini congolesi sulla morte dei due italiani e del loro autista locale Mustapha Milambo.
L’attacco armato è avvenuto la sera del 2 marzo tra le 19 e le 20 ora locale - riportano i media congolesi - sulla famigerata Route Nationale 2, nel territorio di Katale, a circa 30 km da Rutshuru, la città dove era diretto anche il convoglio del Programma alimentare mondiale che doveva portare Attanasio a visitare un progetto alimentare nelle scuole. Assani, proveniente da Goma, «stava tornando da una riunione nell’ambito dell’inchiesta sulla sicurezza dell’area e in particolare sull'omicidio dell’ambasciatore italiano e dei suoi due accompagnatori», hanno confermato a Fides fonti missionarie che operano nella martoriata provincia del Nord Kivu, covo di centinaia di milizie.
Nell’agguato è rimasto gravemente ferito il colonnello Lumbu, comandante del 3409esimo reggimento delle Forze armate della Repubblica democratica del Congo, di stanza a Kahunga, a nord di Rutshuru. L’alto ufficiale è stato ricoverato la sera stessa all’Ospedale generale di Rutshuru, dove è stato trasferito anche il corpo senza vita di Assani, morto sul colpo, riferiscono ancora i media locali senza tuttavia citare il ruolo del magistrato nelle indagini sull'omicidio del diplomatico e del carabiniere italiani. Nello scontro a fuoco seguito all’attacco al convoglio militare è rimasto ucciso anche uno degli assalitori. Il portavoce dell’operazione Sokola 2, il maggiore Njike Kaiko, ha dichiarato alla radio indipendente Okapi che il gruppo armato non è stato ancora identificato, ma che indizi potrebbero arrivare proprio dal corpo e dall’arma del miliziano ucciso.
La morte di Assani avrebbe poi creato disordini attorno alla base militare di Ruthsuru, dove era di stanza il magistrato: testimoni hanno riferito di spari nelle vicinanze la notte dell’imboscata. Il presidente della Repubblica democratica del Congo, Felix Antoine Tshisekedi, ha intanto incontrato giovedì ambasciatori e capi missione accreditati nel Paese dicendosi determinato a combattere contro le forze ostili straniere e locali presenti nelle province orientali e ad evitare che si ripeta quanto accaduto il 22 febbraio. Il capo dello Stato ha ricevuto a Kinshasa anche il direttore esecutivo del Pam, David Beasley.
Ma secondo i resoconti ufficiali l’incontro non ha affrontato le indagini sull'agguato agli italiani, vertendo principalmente sull'insicurezza alimentare del Paese aggravata dalla pandemia da Covid-19. Risposte - che l’Italia pretende dall’Onu perché responsabile in quell'occasione del viaggio e della sicurezza di Attanasio nel Nord Kivu - potrebbero arrivare martedì 9 marzo, quando si concluderà l’inchiesta congiunta del dipartimento di sicurezza delle Nazioni Unite, Undss, della missione Monusco e dello stesso Pam. ANSA
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