Domenica 22 Dicembre 2024

Cina a Usa, via dazi e sanzioni per ritorno alla cooperazione

La Cina vorrebbe la rimozione da parte Usa di dazi e sanzioni contro le sue aziende, insieme all’abbandono della "soppressione irrazionale del progresso tecnologico cinese, in modo da creare le condizioni necessarie per la cooperazione Cina-Stati Uniti". Il ministero degli Esteri Wang Yi ha illustrato le aree in cui i due Paesi possono cooperare, sottolineando che Pechino continua a sostenere le imprese americane in Cina. Intervenuto al forum 'Riportare le relazioni Cina-Usa sulla strada giusta', Wang è il più alto funzionario cinese a parlare delle relazioni con Washington dopo il G7 tenuto lo scorso weekend. Wang, parlando al forum tenuto a Pechino, ha invitato la nuova amministrazione di Joe Biden a riparare i danni generati dalla quella precedente di Donald Trump, ritenuta responsabile dell’attuale stato delle relazioni. A causa dei timori sulla sicurezza nazionale, Trump aveva deciso di promuovere le sanzioni contro dozzine di società cinesi negli ultimi tre anni, tra cui il colosso delle tlc Huawei, sceso dalla leadership mondiale di smartphone, sia pure solo per un trimestre, al sesto posto nell’intero 2020 sotto il peso delle sanzioni. Il tycoon si era mosso sui reclami di lunga data delle imprese americane per la mancanza di protezione della proprietà intellettuale da parte della Cina, per i requisiti sul trasferimento tecnologico forzato e sul dominio dello Stato nella guida dei mercati. Wang ha anche chiesto agli Stati Uniti, in base al testo diffuso dell’intervento diffuso dal ministero degli Esteri, di sostenere gli studenti cinesi nei loro piani di studio internazionali e di rimuovere le restrizioni a carico di gruppi culturali e media cinesi in America. Sebbene non sia chiaro quali azioni potrebbe intraprendere la nuova amministrazione Usa, il presidente Biden ha mantenuto un tono fermo da quando è entrato in carica circa un mese fa. Ad esempio, in un discorso tenuto venerdì, Biden ha detto agli alleati europei che «dobbiamo prepararci a una competizione strategica a lungo termine con la Cina». ANSA

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