Nessun risultato positivo è emerso dai test compiuti su vasta scala sui prodotti animali nel mercato. Il nuovo coronavirus non è stato trovato né nei campioni prelevati dai pipistrelli nella provincia di Hubei né in quelli raccolti da un gran numero di capi di bestiame, pollame e animali selvatici in tutta la Cina. Nel dicembre del 2019, il nuovo coronavirus si è diffuso tra le persone su una determinata scala a Wuhan, dove la maggior parte dei casi di contagio si è verificata nella seconda metà del mese.
Uno studio sulle prime infezioni ha mostrato come, a fronte dei contagi da nuovo coronavirus identificati nel mercato ittico cittadino, anche altri casi simili erano stati rilevati nello stesso periodo in altre aree del capoluogo provinciale cinese.
Gli esperti hanno elaborato quattro ipotesi sull'origine della trasmissione del nuovo coronavirus alla popolazione umana, tra cui un salto zoonotico diretto, una contaminazione alimentare attraverso i cibi trattati lungo la catena del freddo, il passaggio da una specie ospite intermedia e un incidente di laboratorio.
Secondo lo studio congiunto, l'ipotesi di un incidente di laboratorio è "estremamente improbabile" come causa della pandemia di Covid-19. Il passaggio attraverso una specie ospite intermedia è invece "il più probabile". È altresì probabile una trasmissione o una contaminazione diretta attraverso i cibi trattati lungo la catena del freddo.
Un improvviso focolaio di una patologia causata da un nuovo coronavirus è scoppiato a Wuhan alla fine del 2019. La Cina ha agito in maniera tempestiva, divulgando attivamente tutte le informazioni in proprio possesso sull'epidemia e adottando le più complete e rigorose misure di prevenzione e contenimento, ottenendo risultati notevoli nel frenare la diffusione del virus. Secondo un accordo raggiunto tra la Cina e l’Organizzazione mondiale della Sanità nel luglio del 2020, un gruppo internazionale di esperti dell’Oms è arrivato a Wuhan il 14 gennaio, dove ha formato un team congiunto con vari esperti cinesi come parte degli studi condotti a livello globale sull'origine del nuovo coronavirus.
Il gruppo di esperti ha studiato un’enorme quantità di dati relativi all’epidemia e visitato nove strutture, tra cui l'ospedale Jinyintan di Wuhan, il mercato ittico di Huanan e il Wuhan Institute of Virology dell’Accademia cinese delle Scienze. Gli esperti hanno discusso ampiamente con gli operatori sanitari locali, i ricercatori di laboratorio, gli scienziati e i responsabili del mercato, intervistando anche vari assistenti sociali, operatori di comunità, residenti, pazienti guariti e famiglie di operatori sanitari che hanno perso la vita a causa dell’epidemia. ANSA
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