Gli Stati Uniti limitano gli ingressi per i membri del Partito Comunista Cinese. Lo riporta oggi il New York Times, citando il Dipartimento di Stato. Con effetto immediato, i visti dei funzionari e delle loro famiglie sono ridotti alla durata di un mese e sono validi per un solo ingresso.
"Per decenni abbiamo consentito al PCC l'accesso libero e senza restrizioni alle istituzioni e alle imprese statunitensi, mentre questi stessi privilegi non sono mai stati estesi liberamente ai cittadini statunitensi in Cina", ha detto un portavoce del Dipartimento di Stato, secondo quanto riporta il Times.
La limitazione da parte degli Usa "dei visti di viaggio agli iscritti del Partito comunista cinese e alle loro famiglie è un’escalation di repressione politica contro la Cina da parte di alcune forze anti-cinesi negli Stati Uniti, estreme per pregiudizi ideologici". È il commento della portavoce del ministero degli Esteri Hua Chunying, sulla misura riportata da New York Times secondo le indicazione date dal Dipartimento di Stato.
"La Cina ha presentato proteste formali presso gli Usa, sperando che alcuni vedano lo sviluppo della Cina in modo più razionale, calmo e obiettivo, abbandonando l'odio verso il Pcc", ha aggiunto. ANSA
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