"Tutti a casa dalle 21:00 alle 6:00": quella appena trascorsa è stata la prima notte di coprifuoco per circa 20 milioni di francesi. La misura è stata presa dal governo del premier Jean Castex per arginare l’epidemia di coronavirus che sta riprendendo a galoppare con forza.
In Francia, sabato il numero di nuovi contagi ha infatti raggiunto un nuovo record, oltre 32 mila nuovi casi in 24 ore. Il coprifuoco notturno riguarda gli abitanti dell’Ile-de-France e le metropoli di Lione, Lille, Tolosa, Montpellier, Saint-Etienne, Aix-Marseille, Rouen e Grenoble. La misura rimarrà in vigore per almeno quattro settimane, ma probabilmente sarà prorogata, ha già preannunciato il presidente Emmanuel Macron.
Le strade della capitale francese, soggette al coprifuoco insieme a tutta la periferia di Parigi, si sono andate svuotando gradualmente a cominciare dal tardo pomeriggio. C'è stato però un evento di protesta su iniziativa del collettivo "Bas les masques", ferocemente contrario alla mascherina obbligatoria: qualche decina di manifestanti si sono radunati vicino alla stazione ferroviaria di Gare de l’Est al grido "Tout le monde dèteste le couvre-feu", Tutti detestano il coprifuoco.
Il coprifuoco è un’assoluta novità per i parigini: fu decretato l’ultima volta nel 1961, ma in un contesto completamente diverso, durante la guerra di Algeria. Il prefetto Maurice Papon, che era stato collaboratore dei nazisti durante la Seconda guerra mondiale, decise il "coprifuoco etnico": vietato agli algerini di uscire di casa dalle 20.00 alle 5.00. AGI
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