Domenica 22 Dicembre 2024

Pedofilia, il legale del cardinale Pell chiede un'indagine internazionale

L’avvocato dell’ex chierichetto che aveva accusato di abusi di pedofilia il cardinale australiano George Pell - che è stato condannato, detenuto per oltre un anno e infine scagionato dall’Alta corte d’Australia - ha escluso categoricamente che il suo cliente abbia ricevuto denaro dal Vaticano, come ipotizzato da giornali italiani. La legale del sopravvissuto dei due accusatori di Pell, Viv Valler, ha dichiarato che questi "non ha idea di ciò che viene asserito e nega di aver ricevuto alcun pagamento". Lo riferisce oggi il quotidiano The Australia, che pubblica in prima pagina una foto del prelato "che gusta un aperitivo in un bar fuori del Vaticano" confermando che l’avvocato di Pell, Robert Richter, afferma che dovrebbe essere avviata "un’indagine internazionale" dopo la notizia di presunti versamenti per 700 mila euro da parte del Vaticano su conti australiani, per influenzare il processo che ha coinvolto il cardinale. Nell’indagine in corso in Vaticano si ipotizzano versamenti dalla Segreteria di Stato, quando il cardinale Angelo Becciu era Sostituto, sul conto di presunte vittime di pedofilia. L'avvocato del cardinale, Robert Richter, parlando alla stampa australiana, ha dichiarato che "le asserzioni sono molto gravi e dovrebbero essere investigate in modo indipendente, da autorità australiane e internazionali con la capacità di seguire la scia del denaro, ovunque sia". Non vi sono ovvie spiegazioni per il trasferimento del denaro dal Vaticano, se le asserzioni sono accurate, osserva The Australian. Una teoria è che i fondi siano stati trasferiti in Australia per aiutare a finanziare la parcella legale di milioni di dollari del cardinale, nel difendere le accuse di abusi sessuali a minori attraverso quattro gradi di giudizio. Non vi è mai stata una spiegazione trasparente di chi ha finanziato la difesa di Pell, benché egli sia rimasto una figura popolare tra molti fedeli, nonostante le accuse contro di lui. ANSA

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