A più di un anno dall’uccisione di Walter Luebcke, il politico della Cdu ucciso sulla terrazza di casa sua probabilmente a causa delle sue prese di posizione a favore dei migranti, Stephan Ernst, il 46enne neonazista tedesco a processo, ha ammesso l’omicidio. «Ho sparato», ha detto Ernst davanti ai giudici, secondo i quali l’omicidio è stato motivato da «razzismo e xenofobia».
Il processo è iniziato il 16 giugno a Francoforte. Secondo l’accusa nella notte tra l’1 e il 2 giugno 2019 Ernst ha ucciso l’allora presidente del distretto di Kassel con un colpo di pistola alla testa. Sul banco degli imputati siede anche il 44enne Markus H., per complicità nel delitto.
Il presunto killer è inoltre accusato di avere gravemente ferito in un’aggressione al coltello un profugo iracheno nel gennaio 2016. AGI
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