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Turchia, per la gestione di Santa Sofia nasce un ente religioso-ministeriale

Museo di Santa Sofia

Un ente amministrativo composto da membri del direttorato per gli affari religiosi e del ministero del turismo, sarà costituito in Turchia per la gestione di Santa Sofia, in seguito alla decisione con cui il consiglio di Stato turco ha annullato lo scorso 10 luglio il decreto che nel 1935 rese un museo il momento più visitato di stanbul, spianando la strada alla riconversione in moschea.

Il nuovo ente è previsto dal protocollo con cui ieri il ministero del turismo ha devoluto competenze gestionali al direttorato per gli affari religiosi, la più importante istituzione religiosa del Paese.
Al nuovo ente saranno demandati i compiti relativi la conservazione della struttura, restauri, opere di rinforzo antisismico, con l’intervento di un comitato scientifico e di una commissione regionale per la conservazione di Santa Sofia. Tutte le decisioni saranno comunicate all’Unesco.

Nel protocollo è specificato che i valori «culturali, sociali, spirituali, estetici e storici» di Santa Sofia «saranno preservati», così come che non verranno effettuati interventi strutturali tali da alterarne «i valori universali».Al direttorato degli Affari Religiosi la responsabilità per i servizi religiosi, mentre al ministero la responsabilità di preservare Santa Sofia, con il nuovo ente che ne coordinerà iniziative e interventi. AGI

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