Nuovo caso attorno a Glee. La star della serie, Lea Michele, al nono mese di gravidanza, ha disattivato il suo account Twitter senza dare spiegazioni ma alcuni media ipotizzano che lo abbia fatto dopo essere stata bombardata da insulti e minacce di vario genere per non aver detto nulla sulla scomparsa della sua collega Naya Rivera, co-protagonista della stessa serie televisiva. Naya Rivera è stata dichiarata 'presunta morta' dopo essere sparita mentre faceva una gita in barca sul lago Piru, non lontano da Los Angeles, insieme al figlio di 4 anni, Josey. Il piccolo ha riferito alle autorità che la madre stava nuotando e non è mai più ritornata. Un comportamento criticato da tanti, quello di Lea Michele, mentre quasi tutte le altre star di Glee hanno condiviso sui social i loro pensieri e le loro preghiere per la scomparsa della collega. Non è un mistero però che Lea Michele e Naya Rivera non fossero in buoni rapporti. Tra i tanti commenti arrivati a Michele anche quelli di natura complottista, che la accusano della scomparsa, mentre alcuni le auguravano di morire. Ma sui social c'è anche chi la difende. Non è da oggi che, a dispetto della trama all'insegna dell'ottimismo, sulla serie cult per teenager sembra incombere un'aura negativa: nel 2013 il canadese Cory Monteith, che interpretava la parte di Finn Hudson, è morto per overdose di droghe e alcol in un hotel di Vancouver. Tre mesi dopo un aiuto regista, Jim Fuller, è rimasto vittima nel sonno di un attacco di cuore. Nel 2014 l'assistente alla produzione Nancy Motes, la sorella di Julia Roberts, si era tolta la vita. Nel 2018, infine, un altro protagonista, Mark Salling, con cui Naya aveva avuto una relazione tra il 2017 e il 2010, si era impiccato a Los Angeles un anno dopo essere stato riconosciuto colpevole di possesso di pornografia infantile.