Ikea riparte rinunciando alla cassa integrazione. Una strategia adottata in tutto il mondo come viene spiegato in una nota.
"Abbiamo deciso di sospendere la procedura di accesso ai fondi per la Cassa Integrazione, inizialmente richiesti" spiega il gruppo, perchè "anche se nessuno è in grado di prevedere con precisione l'evoluzione di questa situazione e tutte le sue conseguenze sul business, in questo momento possiamo guardare al futuro con una prospettiva di speranza".
Niente ammortizzatori per i lavoratori, dunque, e nei casi in cui non abbiano ricevuto la piena retribuzione negli scorsi mesi "ci impegniamo a coprire retroattivamente la differenza - aggiunge il gruppo -. Se alcuni dei nostri co-worker non dovessero essere in grado di tornare al lavoro, Ikea continuerà a garantire loro l'intera retribuzione, fino al loro completo rientro". Nel comunicato viene ricordato che la decisione è stata presa da Ikea a livello internazionale in tutti i paesi in cui sono previste o sono state richieste forme di supporto al reddito.
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