In Italia il bilancio delle vittime per l’epidemia da coronavirus è «più alto di quando annunciato». Lo scrive il Wall Street Journal, «nella città di Coccaglio (in provincia di Brescia, ndr), a un’ora di auto a est di qui (Milano, ndr), la casa di cura locale ha perso oltre un terzo dei suoi residenti a marzo. Nessuna delle 24 persone che sono morte lì sono state testate per il nuovo coronavirus. Nè lo soso state le 38 persone che sonon morte in un’altra casa di cura nella vicina città di Lodi».
«Questi non sono incidenti isolati - scrive il giornale americano - Il bilancio delle vittime ufficiale dell’Italia per il virus ammonta a 13.155, il numero più alto del mondo. Ma queste cifre raccontano solo una parte della storia perchè molte persone che muoiono per il virus non arrivano in ospedale e non vengono mai testate».
«Nelle aree più colpite dalla pandemia - scrive ancora il Wsj - l’Italia sta sottostimando migliaia di morti causate dal virus». Il Wall Street Journal cita poi una sua analisi che «mostra che il bilancio umano della pandemia potrebbe finire per essere molto maggiore e che i contagi sono molto più diffusi di quanto indichino i dati ufficiali».
«Il bilancio nascosto delle vittime in Italia mostra cosa potrebbe succedere nelle aree più colpite degli Stati Uniti, in Europa e in molti altri Paesi nelle prossime settimane se il coronavirus non viene domato rapidamente. L’onere che la pandemia pone sui sistemi sanitari può causare così tanti decessi che è difficile misurarne l’intero costo umano». «Ci sono molti più morti di quelli dichiarati ufficialmente. Ma questo non è un errore. Le persone sono morte e non sono mai state testate perchè il tempo e le risorse sono limitati», spiega al Wsj Eugenio Fossati, vice sindaco di Coccaglio. AGI
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