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Gerusalemme, rinviata al 13 settembre la colletta per la Terra Santa a causa del Coronavirus

La colletta per la Terra Santa è stata spostata al 13 settembre. Il rinvio è stato deciso dal Vaticano, secondo quanto riferisce una nota della Custodia di Terra Santa. Voluta da Paolo VI nel 1974, la Colletta si tiene ogni Venerdì Santo ed è un fondamentale strumento di sostentamento per le chiese di Terra Santa, convogliando verso Gerusalemme tutte le offerte raccolte nelle chiese del mondo nel giorno consacrato alla morte di Gesù.

"In Oriente come in Occidente - recita la lettera del Prefetto della Congregazione per le Chiese Orientali, Cardinale Leonardo Sandri - la celebrazione che ricorda il ritrovamento della Reliquia della Croce da parte di Sant'Elena e di fatto l’inizio del culto pubblico a Gerusalemme con la costruzione della Basilica del Santo Sepolcro, sarà un segno di speranza e salvezza ritrovata dopo la Passione a cui molti popoli sono ora associati, oltre che di solidale vicinanza a chi continua a vivere il vangelo di Gesù nella Terra ove 'tutto ebbe iniziò".

Con le restrizioni volute dal governo israeliano per contenere l’epidemia di Coronavirus, la settimana scorsa è stato chiuso all’esterno anche il Santo Sepolcro, dove però le tre comunità religiose che vivono internamente, i francescani, gli ortodossi e gli armeni, continuano a celebrare regolarmente, seppure senza fedeli. L’emergenza impedisce ovviamente il normale svolgimento delle funzioni religiose, anche del triduo Pasquale, impedendo la partecipazione di persona dei fedeli a Gerusalemme come in gran parte del mondo.

"Per tutti i credenti conclude il comunicato della Custodia - rimane la consolazione che nei luoghi santi, le comunità francescane continueranno a celebrare i riti pasquali e pregare per la pronta cessazione della pandemia, per gli ammalati e le loro famiglie, per tutti coloro che sono morti a causa del virus e per tutti i paesi colpiti dalla malattia". AGI

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