Harvey Weinstein è stato riconosciuto colpevole di due capi di imputazione su cinque: violenza sessuale di primo grado nei confronti della sua ex assistente, Miriam Haley, e di stupro di terzo grado nei confronti di un’altra. Ma alla fine la giuria lo ha assolto dall’accusa più grave, tra cui quella di «predatore sessuale seriale» che gli sarebbe potuto costare l’ergastolo. Questa sarebbe scattata se fosse stata riconosciuta, «oltre ogni ragionevole dubbio», la violenza nei confronti di un’altra vittima, l’attrice Annabella Sciorra, che ha raccontato di essere stata stuprata negli anni '90. L’ex produttore di Hollywood, 67 anni, è stato dichiarato «non colpevole» dell’accusa di stupro di primo grado dell’ex aspirante attrice, Jessica Mann, con cui ebbe poi una lunga relazione. In base alla decisione della giuria, Weinstein, che ha ascoltato la sentenza restando seduto, rischia una condanna che può variare dai 5 ai 25 anni di prigione, per quanto riguarda il crimine sessuale di primo grado, il sesso orale con l’ex assistente, e fino a quattro anni di carcere per il reato di stupro di terzo grado. (AGI)