Bernie Sanders trionfa ai caucus del Nevada e lancia la volata verso la nomination democratica consolidando il suo status di favorito come sfidante di Donald Trump. «Abbiamo appena vinto i caucus del Nevada. Questo movimento della gente comune è inarrestabile. Vinciamo insieme la nomination, sconfiggiamo Trump e trasformiamo il Paese», ha esultato il 'socialista' Sanders, scuotendo l’establishment moderato del partito. «Abbiamo vinto il voto popolare in Iowa, abbiamo vinto le primarie in New Hampshire, e abbiamo vinto i caucus del Nevada. Vinceremo le primarie anche in Texas», ha dichiarato Sanders da San Antonio, nello Stato della stella solitaria. «Vinceremo in tutto il Paese ha insistito - perchè gli americani sono stanchi di un presidente che dice bugie, che mette a rischio la democrazia e che non ha mai letto la costituzione». Il risultato del Nevada, dove il 30% della popolazione è composto da latini e il 10% da afro-americani, evidenzia la forza di Sanders tra le minoranze. Al secondo posto, sebbene staccato, Joe Biden. «Siamo vivi, stiamo tornando e vinceremo», ha assicurato l’ex numero due di Barack Obama, dato quasi fuori gioco, «vinceremo la Carolina del Sud e il Super Tuesday». Deluso per il terzo posto in Nevada dopo essere finito alla pari con Sanders nell’Iowa, Pete Buttigieg - che si pone come il suo alter ego moderato - ha attaccato il senatore del Vermont, definendolo il fautore di una rivoluzione «ideologica inflessibile che esclude molti democratici per non parlare di quanti americani». Anche Michael Bloomberg, che non scenderà nell’arena delle primarie dem fino all 'Super Tuesday', si è scagliato contro Sanders, sostenendo che tributargli la nomination «sarebbe un errore fatale». «Il risultato del Nevada rinforza il fatto che questo campo frammentato sta mettendo Bernie Sanders nelle condizioni di ammassare un vantaggio insormontabile in termini di delegati. Questo è un candidato che ha dichiarato guerra al cosiddetto 'establishment democraticò. Noi abbiamo bisogno di indipendenti e repubblicani per battere Trump. Attaccare il proprio partito non è il modo di cominciare», ha avvertito l’ex sindaco di New York. Elizabeth Warren si è congratulata con il rivale liberal per la vittoria: per lei non è stata una bella serata anche se dopo l’ultimo dibattito dem ha fatto incetta di donazioni, raccogliendo 14 milioni di dollari in 10 giorni. Fanalino di coda Amy Klobuchar che pure era finita terza nel New Hampshire ma che gode di scarsa popolarità tra gli elettori di colore. «Sembra che il pazzo Bernie abbia fatto bene in Nevada. Biden e gli altri sono deboli e non c'è possibilità che Mini-Mike Bloomberg possa rilanciare la sua campagna dopo la peggiore perfomance della storia in un dibattito presidenziale. Congratulazioni Bernie, e non ti far strappare» la vittoria, è stato il commento di Trump che giudica Sanders un avversario più agevole da battere. AGI