Altre vittime del virus misterioso in Cina, i sintomi per riconoscerlo e i consigli del ministero
Cresce l'allarme per il virus misterioso in Cina. Altre persone sono morte in Cina dopo aver contratto l'infezione simile alla Sars e portando a 6 le vittime totali. Lo riferiscono fonti ufficiali. Si aggrava anche il bilancio dei contagiati: ci sono infatti 77 nuovi casi in Cina, portando a 291 il totale. Lo riferiscono le autorità sanitarie cinesi. E ci sarebbe un primo caso sospetto di persona affetta da coronavirus anche in Australia e nelle Filippine. Un uomo di Brisbane, che ha famiglia in una zona vicino a Wuhan e che ha manifestato problemi respiratori di ritorno da un viaggio nella città, è stato sottoposto a test medici per accertare la presenza del coronavirus. Lo ha confermato la chief health officer dello Stato australiano del Queensland, Jeanette Young, specificando che l’uomo si trova in isolamento nella propria abitazione. Anche le Filippine stanno conducendo test sul loro primo possibile primo caso di infezione da coronavirus. Un bambino di cinque anni è stato ricoverato con i sintomi dell’influenza dopo il suo ritorno, il 12 gennaio, dalla città cinese di Wuhuan. Il piccolo è stato sottoposto ad esami ed è risultato positivo a un virus, ma le autorità filippine non sono sicure sia lo stesso che finora ha ucciso quattro persone in Cina. «Il bambino è considerato sotto esame», ha fatto sapere alla stampa il segretario alla Salute, Francisco Duque. Il piccolo paziente aveva mostrato sintomi come febbre, irritazione alla gola e tosse, già prima dell’arrivo a Cebu, nelle Filippine, ha aggiunto il ministero della Salute. Altri tre viaggiatori in arrivo dalla Cina sono stati controllati in aeroporto, ma non presentavano i sintomi corrispondenti a quelli del coronavirus, indicati come campanello d’allarme dall’Organizzazione mondiale della Salute. L'OMS. Il direttore generale dell'Organizzazione mondiale della sanità, Tedros Adhanom Ghebreyesus, intanto, ha convocato il Comitato di emergenza in merito al nuovo coronavirus (2019-nCoV) diffusosi in Cina. Il comitato si riunirà il 22 gennaio a Ginevra per accertare se il focolaio di casi "rappresenti - afferma l'Oms in una nota - un'emergenza di salute pubblica di livello internazionale e quali raccomandazioni dovrebbero essere fatte per fronteggiarla". IN ITALIA. Quanto al rischio che il virus possa arrivare anche in Occidente, "la probabilità di introduzione del virus nell'Unione Europea è considerata bassa, anche se - afferma il ministero della Salute - non può essere esclusa". L'Italia, all'aeroporto di Fiumicino, ha 3 voli diretti con Wuhan, e numerosi voli non diretti. Come previsto dal Regolamento Sanitario Internazionale, dunque, a Fiumicino è in vigore una procedura sanitaria per verificare l'eventuale presenza a bordo degli aerei provenienti da Wuhan di casi sospetti sintomatici e il loro eventuale trasferimento in bio-contenimento all'Istituto Spallanzani di Roma. Nell'aeroporto sono state anche affisse locandine informative. Da parte sua, l'Oms incoraggia tutti i Paesi a rafforzare la sorveglianza delle infezioni respiratorie acute acute ma, al momento, non raccomanda alcuna restrizione per i viaggi ed il commercio. "Consultate il medico e vaccinatevi contro l'influenza almeno due settimane prima del viaggio. Valutate l'opportunità di rimandare viaggi non necessari". Sono i consigli ai viaggiatori diretti alla città cinese di Wuhan, dove si è sviluppato il focolaio di un nuovo corona virus, contenuti nelle locandine informative del ministero della Salute e che sono state affisse nell'aeroporto di Roma Fiumicino. I SINTOMI. I campanelli d'allarme da considerare sono tosse, febbre e difficoltà respiratorie, avverte il dicastero, che ai rischi della polmonite da nuovo coronavirus dedica ampio spazio sul proprio sito, anche con una serie di domande e risposte. I coronavirus sono una vasta famiglia di virus noti per causare malattie che vanno dal comune raffreddore a malattie più gravi come la sindrome respiratoria mediorientale (MERS) e la sindrome respiratoria acuta grave (SARS). Questo nuovo corona virus è un nuovo ceppo che non è stato precedentemente mai identificato nell'uomo. I CONSIGLI. Dal ministero, dunque, alcuni consigli "prima di partire" per Wuhan, tra cui quello di vaccinarsi contro l'influenza almeno due settimane prima del viaggio e quello di valutate l'opportunità di rimandare viaggi non necessari. Consigli, poi, di cui tener conto "all'arrivo" a Wuhan: "Applicate misure igieniche quali: lavate frequentemente le mani con acqua e sapone, coprite la bocca e il naso con un fazzoletto quando starnutite o tossite (non con le mani). Evitate il contatto con persone affette da malattie respiratorie. Evitate luoghi affollati, in particolare mercati del pesce e di animali vivi. Evitate di toccare animali e prodotti di origine animale non cotti. Rivolgetevi a un medico o a una struttura sanitaria qualora compaiano sintomi di infezione respiratoria (febbre, tosse secca, mal di gola, difficoltà respiratorie). Non mettetevi in viaggio se siete malati. Per qualsiasi necessità contattare la vostra Ambasciata o il vostro Consolato". Il ministero invita alla massima attenzione anche al ritorno in Italia: "se nelle due settimane successive al vostro ritorno si dovessero presentare sintomi respiratori (febbre, tosse secca, mal di gola, difficoltà respiratorie) a scopo precauzionale contattate il vostro medico di fiducia, riferendo del vostro recente viaggio". Non esiste un trattamento specifico per la malattia causata da un nuovo coronavirus: il trattamento, chiarisce il ministero, deve essere basato sui sintomi del paziente e la terapia di supporto può essere molto efficace.