Il virus cinese che ha fatto già diversi morti e centinaia di casi è trasmissibile tra le persone. Lo riferisce un esperto del governo di Pechino. «Affermativo», ha risposto Zhong Nanshan, scienziato già impegnato nel contrasto alla Sars, alla domanda se il contagio tra umani sia possibile.
L’origine del virus sembra essere stata individuata in un mercato del pesce a Wuhan, ma secondo Zhong, intervistato da Cctv, anche coloro che non hanno visitato la città cinese possono aver contratto il virus, simile a quella Sars che tra il 2002 e il 2003 fece almeno 650 morti in China e ha Hong Kong.
L’Italia, all’aeroporto di Fiumicino, ha «3 voli diretti con Wuhan, e numerosi voli non diretti. Come previsto dal Regolamento Sanitario Internazionale, all’aeroporto di Fiumicino è in vigore una procedura sanitaria per verificare l'eventuale presenza a bordo degli aerei provenienti da Wuhan di casi sospetti sintomatici e il loro eventuale trasferimento in bio-contenimento all’Istituto Spallanzani». Lo rende noto il ministero della Salute, in relazione al virus diffusosi in Cina. Affisse locandine informative.
La probabilità di introduzione del nuovo coronavirus nell’Unione Europea, afferma il ministero della Salute sul proprio sito, «è considerata bassa, anche se non può essere esclusa». In Italia, si spiega, «è attiva una rete di sorveglianza delle gravi infezioni respiratorie acute (SARI) e delle sindromi da distress respiratorio acuto (ARDS)». La situazione, sottolinea il dicastero, «è costantemente monitorata dal Ministero, che è in continuo contatto con l’OMS e l’ECDC (European Centre for Disease Prevention and Control)».
Il 9 gennaio 2020, ricorda il ministero, il CDC (Centers for Disease Control and Prevention) cinese ha riferito che è stato identificato un nuovo coronavirus (2019-nCoV) come agente causale ed è stata resa pubblica la sequenza genomica. Al 17 gennaio 2020, sono stati segnalati 44 casi confermati di infezione da 2019-nCoV, 41 casi da Wuhan, Cina e tre associati a viaggi: due dalla Thailandia e uno dal Giappone. Il 20 gennaio è stato confermato un caso in Corea del Sud.
«Per quanto riguarda il nuovo coronavirus identificato in Cina, si raccomanda di posticipare i viaggi non necessari». È uno dei consigli diramati dal ministero della Salute sul suo portale dopo l’allarme per il nuovo e misterioso virus cinese, che ha già colpito centinaia di persone causando tre vittime. «Se ci si reca in Cina, nella città di Wuhan, provincia di Hubei - scrive ancora il ministero - si raccomanda di vaccinarsi contro l’influenza stagionale almeno due settimane prima del viaggio. È raccomandato, inoltre, di evitare di visitare i mercati di prodotti alimentari freschi di origine animale e di animali vivi, evitare il contatto con persone che hanno sintomi respiratori. Qualora una persona sviluppi sintomi respiratori (tosse, mal di gola, difficoltà respiratorie) mentre si trova a Wuhan, dovrebbe rivolgersi immediatamente a un medico. Qualora una persona di ritorno da un viaggio a Wuhan sviluppi sintomi respiratori nei 14 giorni successivi al rientro, dovrebbe immediatamente rivolgersi ad un medico e informarlo del viaggio».
Per chi è tornato di recente da un viaggio in quelle aree, se nelle due settimane successive «si dovessero presentare sintomi respiratori (febbre, tosse, mal di gola, difficoltà respiratorie) - avverte il ministero - a scopo precauzionale contattate il vostro medico di fiducia, riferendo del vostro recente viaggio».
(AGI)
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