Una nuova minaccia arriva dalla Corea del Nord. Il leader Kim Jong Un ha chiesto ai suoi militari e diplomatici di preparare "misure offensive" non meglio specificate per proteggere la sicurezza e la sovranità del Paese, riferiscono oggi i media statali.
Kim aveva convocato ieri sera una riunione dei suoi massimi funzionari in vista della scadenza a fine anno dell'ultimatum rivolto da Pyongyang agli Stati Uniti affinché modifichino la loro posizione sui negoziati nucleari in stallo.
La riunione fa seguito a speculazioni secondo cui Pyongyang si starebbe preparando a testare un missile balistico intercontinentale come un "regalo di Natale" minacciato per gli Usa. I colloqui sulla denuclearizzazione della penisola coreana sono stati in gran parte interrotti da quando il secondo vertice tra Kim e il presidente degli Stati Uniti Donald Trump è fallito ad Hanoi all'inizio di quest'anno.
Durante la riunione del Partito dei lavoratori di Corea (Wpk), Kim ha anche "analizzato in modo completo e dettagliato" i problemi che sorgono negli sforzi per ricostruire la moribonda economia del Nord e ha assegnato compiti per "correggere urgentemente la grave situazione dei principali settori industriali", ha detto l'Agenzia di stampa centrale coreana (Kcna).
La riunione plenaria del Comitato centrale del partito, iniziata sabato, è seguita da vicino tra le preoccupazioni che Kim possa sospendere i negoziati nucleari con gli Usa e adottare un approccio più conflittuale, ricominciando test missilistici e nucleari. Kim ha affermato che il Nord perseguirà un "nuovo percorso" se Washington persisterà con sanzioni e pressioni.
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